L'inizio della fine?

Corea-del-Nord

Da pochi giorni la notizia che circola tra le varie testate dei quotidiani, delle tv ed in rete è una sola: ci sarà guerra o no?

A giudicare dagli attori principali in questa diatriba la questione è ancora sospesa terribilmente. La Nord Corea, nella veste di Kim Jong-un ha dichiarato lo stato di massima allerta del Paese ed ha minacciato gli USA di un attacco militare armato, tramite ordigni atomici. Sostanzialmente una dichiarazione di guerra. Ma chi è questo personaggio che si atteggia in questo modo? è il terzo figlio di Kim Jong-il, avuto con Ko Young-hee, ed è l'attuale dittatore e leader della Corea del Nord dal 18 dicembre 2011, giorno successivo alla morte del padre. È il più giovane capo di stato al mondo. Ha il grado di Daejang(generale) delle forze armate della Corea del Nord e il 30 dicembre 2011 è stato nominato Comandante Supremo dell'Esercito Popolare di Corea.

Di lui come del suo paese si sa ben poco, in quanto i media nazionali nordcoreani non lasciano trapelare molto. Si sa che questo capetto impertinente ha studiato in un collegio svizzero, la Scuola Inglese Internazionale di Berna, fino al 1998, sotto pseudonimo. Secondo Kenji Fujimoto, ex cuoco personale di Kim Jong-il tra il 1998 e il 2005, Jong-un sa parlare, oltre al coreano, inglese, francese e tedesco (anche nella sua variante svizzera), è un appassionato di pallacanestro(compreso Micheal Jordan) e amante della vita lussuosa.Ha studiato privatamente Scienze Informatiche nel suo paese ed ha ottenuto due lauree, una in fisica all'Università Kim Il-sung e una all'Accademia Militare Kim Il-sung.

Inizialmente, il favorito alla successione di Kim Jong-il era il secondo figlio di quest'ultimo, Kim Jong-nam, ma dal 2008-2009 le cose appaiono differenti. Dopo la malattia del "Caro Leader", che lo ha incapacitato per un certo periodo, l'agenzia informativa sudcoreana Yonhap nel gennaio 2009 ha dichiarato che Jong-un era stato nominato successore del padre. A maggio, la BBC diffuse voci secondo cui Jong-un era candidato all'Assemblea Suprema del Popolo(il parlamento nordcoreano), successivamente smentite. Secondo il The Time, Jong-un si sarebbe recato anche in Cina per "presentarsi" alla leadership cinese, fatto che il Ministero degli Esteri cinese ha smentito con forza. Da giugno si sono fatte più insistenti le voci che lo vorrebbero successore del padre alla guida del Partito del Lavoro di Corea; Jong-un sarebbe stato nominato "Yongmyong-han Dongji"(영명한 동지), ovvero il "Brillante Compagno", un epiteto simile a quello di "Grande Leader" per Kim Il-sung e "Caro Leader" per Kim Jong-il.

Il 27 settembre 2010, appena alla vigilia della Conferenza nazionale del Partito del lavoro, è stato nominato generale dell'Esercito insieme alla zia Kim Kyong-hui. Il 28 settembre, nel corso di detta conferenza, è stato eletto membro del Comitato centrale del Partito del lavoro e vicepresidente della sua Commissione militare. Da allora ha presenziato a molte funzioni ufficiali insieme a suo padre, compresa la parata per il 65º anniversario del Partito del lavoro il 10 ottobre. A novembre è stato nominato ufficialmente secondo, in ordine di importanza, nel comitato organizzatore dei funerali di Jo Myong-rok, immediatamente dopo Kim Jong-il.

Il 19 dicembre 2011, all'annuncio della morte del padre(avvenuta due giorni prima), la TV di stato nordcoreana lo presenta come il Grande Successore, invitando la nazione ad unirsi intorno al nuovo leader, in pratica ufficializzando il completamento del cursus honorum con la successione al padre e al nonno. L'11 aprile 2012 la quarta conferenza generale del Partito del Lavoro di Corea lo elegge primo segretario del partito, e nomina segretario generale eterno suo padre defunto Kim Jong-il.

Il 18 luglio dello stesso anno è stato nominato "maresciallo" dell' esercito nordcoreano. L'annuncio prelude probabilmente alla nomina di Kim Jong Un a capo delle forze armate del Paese. Pochi giorni dopo le agenzie ufficiali di stato nordcoreane annunciano che Kim Jong-un si è sposato con la ventisettenne Ri Sol-ju, ballerina e cantante, che solitamente l'accompagna in varie cerimonie ufficiali(dall'inaugurazione di centri fitness e benessere, fino alle parate militari dove vengono sfoggiati ogni tipo di armamento in dotazione alla Corea del Nord).

La domanda che viene da chiedersi è: se è vero che questo giovane signore è a tutti gli effetti un dittatore, la sua mente sarà adombrata dalla classica pazzia dei dittatori, dunque va da se che è facile pensare che lui soffra di un complesso d'inferiorità rispetto agli altri leader del mondo e debba esplicare questa sua problematica dichiarando guerra agli USA. Se fosse così semplice la questione basterebbe un calmante, oppure una visita dallo psicologo per risolvere questo conflitto mondiale, ma purtroppo non è così. La domanda è: se questo signore è un dittatore ed il suo paese si trova da 60 anni in crisi perenne...con quali soldi ha comprato tutte quelle armi...e soprattutto chi gliele ha vendute?

Facendo una piccola ricerca su internet ci si imbatte in una situazione che ha dell'assurdo. Secondo il rapporto annuale del Sipri, l'Istituto internazionale di ricerca sulla pace di Stoccolma, per quello che riguarda il 2010, l'Italia si piazza all'ottavo posto nel mondo fra i produttori di armi. Questo per merito di Finmeccanica che, nell'ultimo anno, ha registrato vendite per 24.76 miliardi di dollari e un profitto di 0,74 miliardi. Tutto dalla vendita di aerei, artiglieria più o meno pesante, missili, veicoli militari, munizioni. Al primo posto di questa classifica, troviamo l'americana Lockeed Martin, con 35.7 miliardi di profitti, seguita dall'inglese Bae Systems (32.9 miliardi), dalle americane Boeing, Northrop Grumman, General Dynamics e Rayton. Settima piazza per la Eads (Europa), poi Finmeccanica, e altre due americane: la L-3 Communications e la United Technologies. Andando ancora indietro nella classifica, troviamo Fincantieri al settantatreesimo posto, con 940 milioni di introiti per le forniture alle navi da guerra.

A quanto pare l'industria delle armi non conosce crisi. Tra le ultime novità il nuovo AK12. Si tratta del modello che dovrebbe entrare in produzione per sostituire gli AK47 e 74. Secondo la Izmash il nuovo fucile automatico d'assalto russo dovrebbe essere prodotto in due versioni, una leggera (con munizioni 5.45x39 mm, come l'AK 74,5,56x45 mm NATO, 7,62x39 mm, come l'onnipresente AK47), ed una pesante (7,62x51mm). La prima é adatta ad accogliere i serbatoi in uso sui modelli in produzione attuale e un nuovo serbatoio da 60 colpi, la versione pesante invece utilizza un nuovo tipo di serbatoio. L'industria russa si avvicina ai prodotti moderni e funzionali sviluppati in ambito NATO. Caratteristiche del nuovo modello sono: uso ambidestro, guida picatinny, cover rinforzate, maggiore potenza e precisione, possibilitá di utilizzo con una sola mano, ergonomia. Anche l'industria russa segue quindi la strada di modelli d'arma automatica di nuova generazione, per competere con i nuovi modelli che si sono succeduti come M-4, Arx-160, Scar, H&K 41,Tavor etc. Gli ultimi comflitti hanno visto impegnate squadre di fanteria specializzate, per le quali é fondamentale ridurre la mortalitá in conflitti armati con terroristi, insurgents, etc. 


Finmeccanica

Insomma l'Italia dovrebbe ripudiare la guerra, ma con l'escamotage del mercato libero può permettersi come gli USA di produrre tutte le armi che vuole e rivederle a molti acquirenti, quali primi fra tutti Arabia Saudita, ma anche Grecia, Francia, Spagna, Libia, Isreale, USA, Algeria, Turchia, India, Cina, Singapore, . Ciò che noi produciamo è altamente riconosciuto nel mondo per qualità ed efficienza. Insomma le nostre aziende di armamenti quali: 

Finmeccanica : di proprietà del governo per il 35% e dei privati per il 65%.
Possiede:
- il 100% dell'Alenia Aerospazio SpA: aerei militari
- il 100% dell'Alenia Difesa che a sua volta possiede il 100% della Divisione Otobreda (sistemi di armi), il 50% dell'Alenia Marconi (italo-britannica: armi teleguidate, sistemi elettronici di difesa) e il 47% della Elettronica SpA (italo-francese: sistemi elettronici di difesa)
- il 100% dell'Ansaldo
- il 100% dell'Elsag: radar
- il 50% dell'Agusta Westland (italo-britannica): elicotteri - il 50% dell'European Aircraft JV (italo-franco-inglese)
- il 25% della New Matra Bae Dynamics (britannico-francese): missili teleguidati.

Fincantieri SpA: navi da guerre, sottomarini

FIAR SpA: sistemi elettronici di difesa

Fiat SpA, che possiede:
- il 100% dell'Alfa Romeo Avio SpA: motori aerei
- il 100% della Fiat Avio SpA: motori aerei
- il 100% della BPD Difesa e Spazio: munizioni
- il 100% dell'Iveco SpA: veicoli armati
- il 75% dell'Aermacchi: aerei militari e civili

Beretta : pistole, fucili, munizioni.

Le esportazioni autorizzate dal governo sono solo il 18,5% del fatturato totale dell'industria italiana aerospaziale, navale, terrestre ed elettronica, la quale nel suo insieme nel 1999 ha avuto un giro di affare di 14 mila miliardi di lire, con un incremento del 2% rispetto all'anno prima.

Tra i settori in maggiore crescita c'è quello elicotteristico militare, il cui mercato dovrebbe espandersi del 50% tra il 1999 e il 2005 secondo una stima dell'Aiad (dell'Associazione Industrie per l'Aerospazio, i Sistemi e la Difesa).
Un altro in forte crescita è quello dei sistemi di comando, controllo e comunicazione, che nel 1999 ha registrato un incremento del 30%.

Lockheed Martin

Ci sarebbe da discutere per ore sull'etica di questi guadagni, ma preferisco postarvi(in lingua originale, in modo che non si dica che ho rimaneggiato a mio piacimento le informazioni) quello che si dice sul sito ufficiale della più grande azienda di armamenti planetaria che la storia abbia mai conosciuta(con un fatturato del 2012 di quasi 400 miliardi di dollari), la Lockheed Martin:

Ethics: The Essence of Our Business

Lockheed Martin's Vision:
Lockheed Martin is the leading global security and aerospace company, solving our customers' most difficult problems through our employees' innovation, performance and unmatched integrity.

Our Values Statement:

Do What's Right
We are committed to the highest standards of ethical conduct in all that we do. We believe that honesty and integrity engender trust, which is the cornerstone of our business. We abide by the laws of the United States and other countries in which we do business, we strive to be good citizens and we take responsibility for our actions.

Respect Others
We recognize that our success as an enterprise depends on the talent, skills and expertise of our people and our ability to function as a tightly integrated team. We appreciate our diversity and believe that respect - for our colleagues, customers, partners, and all those with whom we interact - is an essential element of all positive and productive business relationships.

Perform With Excellence
We understand the importance of our missions and the trust our customers place in us. With this in mind, we strive to excel in every aspect of our business and approach every challenge with a determination to succeed.International Forum on Business Ethical Conduct

Lockheed Martin is a member of the International Forum on Business Ethical Conduct and an original Global Principles signatory.

Lockheed Martin's company statement committing to these global principles.

Our Partnership

Suppliers are an integral part of our Mission Success and we value their support. Our partnership is a critical factor to our business and customers. We expect all Lockheed Martin employees to set the standard" for ethical business conduct, and, in turn, we build relationships with suppliers who commit to integrity and share our values. We want our suppliers to understand, foster, and mirror the ethical conduct we expect from our employees in all business challenges and transactions.

Lockheed Martin expects our contractors and suppliers to conduct themselves in a manner consistent with the principles of our Code of Ethics and Business Conduct. In addition, as may be required by new Federal Acquisition Regulation, we strongly encourage our supply chain to have proactive and meaningful ethics programs established within their organizations.


In tutto questo miscuglio insano di etica, misto a polvere da sparo quello che mi ha fatto cadere dalla sedia è stata la sezione "Fai la cosa giusta". Si riprende la fiducia, l'etica dei dipendenti, dei contraenti, dello staff manageriale, che operano tutti quanti con grande serietà e responsabilità, ma in particolare si dice che questa azienda svolge il proprio lavoro nel rispetto delle leggi USA e di quelle degli altri stati e si assume sempre le proprie responsabilità. Ora, questa appare a me, ma credo anche a voi, cari lettori, una bugia talmente grossa ed evidente che sarebbe impossbile da negare. Questi signori operano con sistematicità per l'intero globo, come tutte le industrie di armamenti fanno, portando corruzione, inducendo alla creazione di nuovi conflitti mondiali, perchè lo sappiamo bene come funziona. Un arma è un bene deperibile, ha una data di scadenza, ed anche se è usata per la "sicurezza" come la Lockhedd Martin vorrebbe farci credere, deve essere usata entro quel termine, altrimenti l'investimento del cliente verrebbe meno, La conseguenza è l'inizio di guerre medio-lunghe su tutto il globo, che stentano a diminuire, anzi, è che rendono felici queste aziene perchè aumentano ed incrementano la loro produzione e quindi le vendite, ma anche coloro che usano queste armi(gli stati nazionali), che come abbiamo visto per la Finmeccanica hanno un ruolo centrale.

L'ultima domanda che vorrei porre in modo da tornare al discroso iniziale: ammettendo che i nordcoreani posseggano armi atomiche o armi non atomiche, chi è stato a vendere queste armi a questi signori orientali se dalla loro documentazione ufficiale non appare come soggetto cliente e contraente la Nord Corea? è lecito pensare che la documentazione sia falsata è che esistano interessi oltre i quali i nostri pensieri e le nostre menti non sono ancora giunti, perchè troppo oscuri e terribili. Se queste aziende militari si spartiscono il mercato e sono le UNICHE a poter produrre e vendere armi, mi viene da pensare che siano state loro a venderle ai nordcoreani. Insomma una guerra contro se stessi...ma a quale scopo?

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