I saggi che combinano?

Saggi di Napolitano

Vi rammentate quei 10 saggi, anziani, gravati dall'incarico impostogli dal Presidente della Repubblica Napolitano? Ecco, quest'oggi hanno concluso il loro lavoro. Analizziamo le soluzioni a cui sono giunti.

 

 Tralasciando la gaffè di Onida, sull'inutilità di questo gruppo ristretto d'esperti, oggi questi signori(tutti uomini, nemmeno una donna) hanno rilasciato un loro dossier nel quale vengono enunciati i punti a cui dovrà far fronte il prossimo governo, qualunque esso sia, nei prossimi mesi. Vediamoli sinteticamente e proviamo a commentarli:

-1- LEGGE ELETTORALE MISTA CON PREMIO GOVERNABILITA': Superare la legge elettorale vigente: Il nuovo sistema "potrebbe prevedere un sistema misto (in parte proporzionale e in parte maggioritario) un alto sbarramento, un ragionevole premio di governabilita".

-2 UNA SOLA CAMERA CON POTERE DI INDIRIZZO POLITICO - La governabilità sicura si ha solamente con sola Camera. Lo dicono i saggi nella loro relazione finale. "Nessun sistema elettorale garantisce automaticamente" la maggioranza in entrambi rami del parlamento. "Diverse sarebbero le prospettive della stabilità se si attribuisse l'indirizzo politico a una sola Camera".

-3- GIUDICE DECIDA SU INCOMPATIBILITA' NON CAMERE - Modificare l'art. 66 della Costituzione in modo da attribuire "ad un giudice indipendente e imparziale" la decisione su legittimità dell'elezione, ineleggibilità e incompatibilità, togliendolo al Parlamento: é quanto propongono i saggi nella loro relazione, sottolineando che ora c'é il rischio "del prevalere di logiche politiche".

-4- ADEGUATO FINANZIAMENTO PARTITI INELIMINABILE - "Il finanziamento pubblico delle attività politiche in forma adeguata e con verificabilità delle singole spese, costituisce un fattore ineliminabile per la correttezza della competizione democratica e per evitare che le ricchezze private possano condizionare impropriamente l'attività politica".Lo scrivono i 'saggi' nel loro documento.

-5- LAVORO E' EMERGENZA CHIAVE, SERVE SVILUPPO EQUO - "La principale emergenza che ci troviamo oggi ad affrontare" è "quella del lavoro e della conseguente crescita della povertà" e "la via maestra" per combatterlo è lo "sviluppo economico equo e sostenibile".

'VOLA' RISCHIO POVERTA',SALE 4 PUNTI IN UN ANNO - La percentuale delle persone a rischio di povertà o esclusione è salita in Italia è salita di 4 punti in un solo anno: è rimasta stabile intorno al 25% tra il 2005 e il 2010 ed è salita, tra il 2010 e il 2011, al 28,2% "con un aumento di ben 4 anni in un solo anno".

SAGGI, ENTRO GIUGNO SERVE 1 MLD PER CIG IN DEROGA - "Non può non essere sottolineata l'urgenza di rifinanziare entro il mese di giugno il meccanismo degli ammortizzatori sociali in deroga per il secondo semestre dell'anno 2013 (circa un miliardo di euro)". Lo chiedono i saggi economici nella relazione consegnata a Napolitano.

1)La legge elettorale attualmente è uno dei punti dolenti della nostra politica. Definita dai molti come "Porcellum", o legge porcata, evidenzia come ben sappiamo in molti punti delle lacune macroscopiche che non permettono un sereno insiederiarsi di un governo, dopo le elezioni, a causa di una ripartizione dei seggi tra Camera e Senato estremamente difficoltosa. Una riforma della legge elettorale è si perciò indispensabile, e l'ipotesi proposta dai saggi, secondo la traccia, è quella di una sintesi dei due modelli costituzionali espressi. L'elevazione della soglia di sbarramento fa si che si eviti che piccole minoranze possano entrare in Parlamento e giocare da "ago della bilancia" per le votazioni sensibili. Insomma, la direzione che dovrebbe essere intrapresa, sarebbe quella di consentire lo sviluppo di un Parlamento ben ripartito in maniera netta e che possa essere agevolato da maggioranze non risicate, come invece è accaduto per molti anni e decenni in Italia.

2)L'altra questione riguarda una delle camere del Parlamento. Dare solo alla Camera l'indirizzo politico è una buona via, perchè questo darebbe sì la governabilità, in termini numerici, per poter porre in essere quelle riforme strutturali che servono al Paese. Tuttavia è da molti auspicata l'eliminazione del Senato stesso, facendo del Parlamento un organo legislativo monocamerale, però per arrivare a tale soluzione si dovrebbe procedere ad una riforma costituzionale, e questo implicherebbe molto tempo. è anche vero che per far si che anche la proposta dei saggi venga portata a termine, il tempo sarà sempre lungo, dell'ordine di mesi, forse 1 anno.

3)Il fatto che un giudice possa decidere sull'incompatibilità risulta un'ottima innovazione, che il nostro ordinamento giuridico richiede ormai a gran voce, così come la società, ormai infetta da troppi scandali politici. Doppi incarichi, conflitto d'interessi, condanne ed indagini, sono solo alcuni morbi che affligono la nostra classe dirigente ed è per questo che la riforma è necessaria. Quanto a chi debbano essere questi giudici, è ipotizzabile non una nuova istituzione di organi ad hoc per tale funzione, ma bensì degli organi già esistenti che possano in concordia con le loro funzioni attuali, poter accorpare queste altre mansioni. Personalmente ritengo che la Corte di Cassazione(possibilmente la settima sezione) possa adempiere a questa funzione, ma non escludo che si possa scegliere un altro organo.

4)Elemento dolente è il finanziamento pubblico ai partiti, abolito con un referendum anni fa, oggi ha assunto un nome differente ed ancora oggi, nonostante la volontà popolare espressa democraticamente e con una maggioranza e quorum certo, non è stata rispettata. Sinceramente l'idea di un finanziamento ai partiti secondo dei criteri di trasparenza e pubblicità è una buona idea, ma abbiamo visto nel corso di questi anni come questi requisiti non vengano sistematicamente rispettati, ecco perchè auspicherei l'eliminazione totatale di ogni finanziamento pubblico ai partiti. I critici di questa soluzione affermano, come anche i saggi, che vi sarebbero delle indebite influenze da parte dei potenti e dei ricchi, nella situazione politica italiana. Situazione smentitata clamorosamente, come dimostrano queste ultime elezioni politiche e quelle regionali, dove il M5S è riuscito ad ottenere enormi consensi, senza nemmeno 1 centesimo di euro pubblico, ma autofinanziandosi con donazioni spontanee da parte dei sostenitori. è notizia proprio di ieri la rendicontazione dei soldi usati dal movimento durante l'arco elettorale, cifra intorno ai 700 mila euro, da cui 300 mila essendo non stati utilizzati verranno devoluti ai terremotati dell'Emilia.

5)La mancanza di lavoro è la chiave per l'uscita da questa crisi mondiale. Un sistema economico equo e sostenibile, che possa creare quel famoso ascensore sociale, tipico degli anni 60, dove il semplice figlio di operai, studiando, avrebbe potuto diventare avvocato di successo. Questa visione è fattibile e possibile, ma mancano due elementi in grado di poterla realizzare: denaro e volontà. Quanto alla seconda possiamo dire che in alcuni casi vi è solo la volontà di far bene solo per se stessi, dimenticando che l'impresa ha come effetto indiretto, ma non secondario, quello di creare richezza, formando degli indotti più o meno complessi. Il denaro però è l'elemento principale, senza di esso questo sistema si sa, è destinato al collasso. L'ultimo decreto da 40 miliardi per saldare i debiti delle amministrazioni con le imprese italiane è orientato in questo senso, anche se tali denari sono spalmati nell'arco di più mesi, ma certamente meglio di nulla. Tuttavia la battaglia che si dovrà combattere se si vorrà veramente creare ricchezza in Italia, sarà quella del debito e dell'euro. Quindi l'unica speranza sarà quella di riformare la BCE rendendola più trasparente, fare in modo che possa essere stampata moneta in tutta l'area euro tenendo un'inflazione controllata e facendo si che gli stati nazionali, compresa l'Italia ridirigano molta parte della liquidità in entrata verso settori strategici, come la ricerca e l'istruzione. 

Per un maggiore approfondimento eccovi il testo integrale: doc. saggi.

 

 

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