RAI - 90 Anni di passione

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Il 6 ottobre del 1924 la Radio inizio la sua avventura e quel segnale nell'etere non si è mai interrotto, non ha mai smesso di informare, divertire, raccontare agli italiani il paese seguendo l'evoluzione tecnologica e le loro storie.  

 

300x01412585377089RadiobisNacque sotto il fascismo, diede l'annuncio della fine della seconda guerra mondiale, consentì, con le parole e la musica, a tanti italiani di imparare la lingua e di sentirsi un po' più uniti con un altro mezzo di comunicazione di massa, oltre ai giornali di carta. Fu l'inizio di un nuovo modo di fare informazione, immediato e veloce. Poi venne la televisione e poi ancora il web e in tanti l'avevano data per morta o per sorpassata. Lei però ha continuato a resistere ed ora è più viva che mai: con quella possibilità che lascia alle persone di immaginare la realtà, la radio è diventata negli anni una compagna di vita quotidiana. 

Radio90 anni e non sentirli. Radio Rai oggi, oltre alle 90 candeline di rito, “spegnera'” piu’ volte, nel corso della giornata e per alcuni secondi lo schermo di tutti i canali televisivi della Rai per fare rivivere, con la sua voce, il racconto di alcuni dei momenti piu’ significativi della nostra vita e della nostra storia. Dalla morte di Kennedy nel 1963 quando la Rai decise di interrompere le trasmissioni in segno di lutto, al discorso alla luna dell’anno prima del Papa buono, Giovanni XXIII. Dalla strage di via D’Amelio con il Gr1 che annuncia la barbara uccisione del giudice Paolo Borsellino e dei cinque agenti della sua scorta, alla Vita Spericolata di Vasco Rossi raccontata a Radio 2 negli anni 80.

L'inizio Era la sera del 6 ottobre 1924 quando per la prima volta la voce della radio si affacciò nelle case degli italiani. Alle 21 la violinista Ines Viviani Donarelli fece il primo annuncio presentando il Quartetto in La maggiore, Opera 2, di Haydn. "Uri, Unione Radiofonica Italiana. 1-RO: stazione di Roma. Lunghezza d'onda metri 425. A tutti coloro che sono in ascolto il nostro saluto e il nostro buonasera. Sono le ore 21 del 6 ottobre 1924. Trasmettiamo il concerto di inaugurazione della prima stazione radiofonica italiana,

per il servizio delle radio audizioni circolari, il quartetto composto da Ines Viviani Donarelli, che vi sta parlando, Alberto Magalotti, Amedeo Fortunati e Alessandro Cicognani, eseguirà Haydn dal quartetto opera 7 primo e secondo tempo". 

 

EIARLa Rai non c'è ancora, la concessionaria è l'Unione Radiofonica Italiana (poi Eiar) e l'Agenzia Stefani è l'unica fonte delle notizie. Con le cronache del regime, negli anni '30, nasce la diretta e lo sport invade le case gli italiani: Nicolò Carosio accompagna la nazionale alla vittoria dei Mondiali di calcio del '34 e del '38. C'è anche lui, nel '59, quando parte 'Tutto il calcio minuto per minuto', trasmissione immortale che raggiunge i 25 milioni di ascoltatori, rendendo indelebili le voci, tra gli altri, di Enrico Ameri, Sandro Ciotti, Beppe Viola, Nando Martellini.

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L'anniversario viene celebrato anche con programmi speciali in onda su tutti i suoi canali, in tutte le fasce orarie. Per esempio "Dal transistor allo smartphone" è il titolo dello speciale di Radio1 in onda dalle 10,30. Su Radio2 alle 18 lo speciale di Caterpillar in diretta dal Piccolo Teatro Grassi di Milano "La Radio fa 90!". Radio3 organizza una festa dal vivo dalle 19,30 nella storica Sala A di via Asiago a Roma, edificio che fu la prima casa della radio italiana.

 

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