Volemose bene, facendo la guerra.

F-35

 

Il nostro mondo è un posto curioso. L'Italia non fa eccezione. Si decide di comprare 90 esemplari di F-35, ciascuno dei quali costa 127 milioni di dollari, più o meno 20 miliardi di euro. Se comperiamo dei caccia militari vorrà dire che ve ne sarà bisogno, che c'è un pericolo imminente nel prossimo futuro e che dovremmo utilizzare questi velivoli per combattere una guerra. Dunque, con chi siamo in guerra o con chi lo saremo?

Questo è il punto focale. Non voglio stare a disquisire sullo sperpero di denaro pubblico in una situazione economica come quella attuale, piuttosto che delle caratteristiche tecniche degli F-35 che risultano essere ormai obsoleti rispetto agli standar mondiali. No, vorrei tener presente che se una persona compra un qualcosa, è perchè ne ha bisogno e prima o poi la utilizzerà.

Gli F-35 non fanno eccezione a questa affermazione. Andranno usati, perchè come tutti i beni artificiali con il tempo si usurano e si deperiscono. Eppure ogni volta che all'orizzonte si prospetta un conflitto armato, questo viene camuffato da missione di pace, quando è palese alla maggioranza delle persone(di buon senso) che la guerra è il metodo più rapido per ottenere qualcosa. Si è disposti a sacrificare la vita di persone, sia militari che civili, in nome di un interesse economico.

Guerra

Negli utlimi 13 anni l'Italia si è impegnata nel mondo in conflitti in vaste zone, quali Afghanistan, Iraq, Libano, Libia, senza tener conto dei molti altri paesi in cui negli anni precedenti vi sono state guerre e i nostri uomini sono rimasti in parte lì per "controllare" la situazione. Io sono contrario alla guerra. Non in senso assoluto. Ritengo che l'unica guerra che debba essere combattuta sia quella per la propria sopravvivenza, non concepisco invece nell'epoca attuale l'attaccare un paese straniero a migliaia di km da casa.

Se l'Italia ripudia la guerra, come nella Costituzione nell'art 11 viene affermato, non capisco il senso di questi conflitti e tanto meno il comperare delle armi offensive e d'attacco come dei caccia bombardieri. Non capisco inoltre il perchè nessun cittadino dal 1948 ad oggi non sia mai stato informato che l'Italia sarebbe entrata in guerra in vari scenari mondiali. Nessun referendum propositivo, nessuna dichiarazione, nemmeno un accenno.

Comunità internazionale

Inutile dire che sappiamo quale sarà la prossima pedina dello scacchiere contro cui saranno mossi tutti i pezzi dei giocatori: l'Iran. La culla della civiltà antica, ancora una volta determinerà le sorti della società umana. Nell'ipotesi verosimile secondo cui l'Italia affiancherebbe Israele e gli USA nell'attacco all'Iran, si dovrebbe considerare come Cina, Russia ed India non rimarranno a guardare, ma anzi parteciperanno attivamente. Qualche anno fa un esempio della potenza russa si è visto in Ossezia del Nord, nel Caucaso.

Se la comunità internazionale da una parte mostra la mano alzata in segno di pace e fratellanza, dall'altra nasconde un coltello pronto ad essere estratto ed usato nei confronti di chi viene definito "stato canaglia" senza alcun tipo di criterio logico. In tutta sincerità avrei preferito che l'Italia avesse commissionato non gli F-35, ma delle scuole, centri di ricerca ed ospedali, magari da costruire in Iran con la collaborazione del governo del luogo eletto democraticamente. Chissà che magari l'idea di cooperare sul serio possa soppiantare l'idea irrazionale e folle della guerra.

Civiltà umana

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