L'ultima era della Chiesa

Papa Bendetto XVI

Il Papa, Benedetto XVI Ratzinger ha dato le sue dimmissioni.

Saranno efficaci dalle 20:00 del 28 febbraio 2013. Questo è un fatto storico che trova solo un unico precedente in tutta la storia della Chiesa: solo Celestino V nel 13 dicembre 1294 abdicò. Ecco le sue parole all'epoca:

« Ego Caelestinus Papa Quintus motus ex legittimis causis, idest causa humilitatis, et melioris vitae, et coscientiae illesae, debilitate corporis, defectu scientiae, et malignitate Plebis, infirmitate personae, et ut praeteritae consolationis possim reparare quietem; sponte, ac libere cedo Papatui, et expresse renuncio loco, et Dignitati, oneri, et honori, et do plenam, et liberam ex nunc sacro caetui Cardinalium facultatem eligendi, et providendi duntaxat Canonice universali Ecclesiae de Pastore. »

Celestino V

« Io Papa Celestino V, spinto da legittime ragioni, per umiltà e debolezza del mio corpo e la malignità della plebe [di questa plebe], al fine di recuperare con la consolazione della vita di prima, la tranquillità perduta, abbandono liberamente e spontaneamente il Pontificato e rinuncio espressamente al trono, alla dignità, all'onere e all'onore che esso comporta, dando sin da questo momento al sacro Collegio dei Cardinali la facoltà di scegliere e provvedere, secondo le leggi canoniche, di un pastore la Chiesa Universale. »
(Celestino V - Bolla pontificia, Napoli, 13 dicembre 1294)

Celestino V2


Un fulmine a ciel sereno, ancora non mi capacito di quello che sta accadendo. I soliti commenti di gente inutile sulla rete e tra i vari media si susseguono, ma oggi solo un cristiano o una persona di fede(qualunque) può capire cosa sta accadendo. La Chiesa sta vivendo dei momenti di massima crisi, i più gravi di tutta la storia. Ma c'è qualcosa che non torna, infatti perchè un Papa in uno stato di salute buono per la sua età dovrebbe dimettersi? Ecco le parole rilasciate dal Sommo Pontefice durante il Concistoro sovoltosi per tra canonizzazioni di questa mattina alle 11.30:

Carissimi Fratelli,
vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino.

Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice.

Carissimi Fratelli,
vi ringrazio di vero cuore per tutto l'amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell'eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio.

Papa Bendetto XVI2

Ecco invece le parole del Cardinale Sodano in risposta a questa dichiarazione del Papa:

Santità, amato e venerato successore di Pietro, come un fulmine a ciel sereno, ha risuonato in quest'aula il suo commosso messaggio. L'abbiamo ascoltato con senso di smarrimento, quasi del tutto increduli. Nelle sue parole abbiamo notato il grande affetto che sempre Ella ha portato per la Santa Chiesa di Dio, per questa Chiesa che tanto Ella ha amato. Ora permetta a me di dirle a nome di questo cenacolo apostolico, il collegio cardinalizio, a nome di questi suoi cari collaboratori, permetta che le dica che le siamo più che mai vicini, come lo siamo stati in questi luminosi 8 anni del suo pontificato. Il 19 aprile del 2005, se ben ricordo, al temine del Conclave, io le chiesi, con voce anche trepida da parte mia, "Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?", ed Ella non tardò, pur con trepidazione, a rispondere dicendo di accettare confidando nella grazia del Signore e nella materna intercessione di Maria, Madre della Chiesa. Come Maria, quel giorno Ella ha detto il suo "Si" ed ha iniziato il suo luminoso pontificato nel solco della continuità, di quella continuità di cui Ella tanto ci ha parlato nella storia della Chiesa, nel solco della continuità coi suoi 265 predecessori sulla cattedra di Pietro, nel corso di 2mila anni di storia, dall'apostolo Pietro, l'umile pescatore di Galilea, fino ai grandi papi del secolo scorso, da San Pio X al beato Giovanni Paolo II. Santo Padre, prima del 28 febbraio, come lei ha detto, giorno in cui desidera mettere la parola fine a questo suo servizio pontificale fatto con tanto amore, con tanta umiltà, prima del 28 febbraio, avremo modo di esprimerle meglio i nostri sentimenti. Così faranno tanti pastori e fedeli sparsi per il mondo, così faranno tanti uomini di buona volontà, insieme alle autorità di tanti Paesi. Poi ancora in questo mese avremo la gioia di sentire la sua voce di pastore, già mercoledì nella giornata delle Ceneri, poi giovedì col clero di Roma, negli Angelus di queste domeniche, nelle udienze del mercoledì. Ci saranno quindi tante occasioni ancora di sentire la sua voce paterna. La sua missione però continuerà. Ella ha detto che ci sarà sempre vicino con la sua testimonianza e con la sua preghiera. Certo, le stelle nel cielo continuano sempre a brillare e così brillerà sempre in mezzo a noi la stella del suo pontificato. Le siamo vicini, Padre Santo, e ci benedica.


Cardinale Sodano

Chi conosce anche vagamente Benedetto XVI sa bene come il suo stato di salute è ottimo, come la sua età non sia un peso per il suo ministero, basti pensare che il suo predecessore Giovanni Paolo II ha voluto continuarlo fino a quando non è morto per malattia, ed ha viaggiato fino a pochi mesi prima del decesso. Perchè allora? Perchè abdicare?

In un'intervista di qualche mese fa fatta al Papa in un libro intitolato "Luce del Mondo", si notava come vi potesse essere la possibilità di una sua abdicazioni, ma NON in caso di difficoltà per la Chiesa, perchè questo sarebbe stato inteso come scappare e fuggire. Abdicazione SOLO nel caso di un periodo sereno per la Chiesa e di mancanza di forze fisiche, questo si.

Negli ultimi anni le due correnti della Chiesa si sono fatte sentire su tutto il pianeta, uno scontro epocale tra poteri immensi, dove sparizioni di persone, omicidi, furti di documenti, scandali pedofili, denaro e scandal bancari sono solo l'apice di un iceberg enorme. è risaputo come il Papa volesse risanare la Chiesa da questi cancri, non faceva trasparire il suo timore, perchè se l'avesse fatto ogni singolo cristiano di questa Terra con ancora un briciolo di fede sarebbe stato perso. La missione che doveva compiere era la più ardua che un uomo potesse compiere.

Simbolo Vaticano

Vi è una Chiesa oscura, fatta di trame e veleni, di ombre che hanno cercato di accerchiare ed immobilizzare il Papa, che in buona fede ha cercato di fare il suo lavoro, con passione e rettitudine. Dall'alto della sua persona non si è mai reso arrogante ed indisponente, cercando di trovare punti d'incontro, ma spesso lo si è attaccato solo per il gusto di farlo, dimenticandosi che anche lui era un uomo e come tale poteva sbagliare. Per questo in un ultimo gesto d'umilità ha chiesto perdono per tutti i suoi difetti. Un gesto degno di stima.

Se queste dimissioni dunque non sono un caso, ma frutto di una scelta a quanto pare obbligata del Papa(obbligato da chi rimane un mistero, ma si potrebbero fare facili accuse), resa nota solo ai suoi stretti collaboratori che hanno redatto una bozza della dichiarazione, poi rifinita dal Papa stesso.


San Malachia

Eppure mi tornano in mente due elementi tremendi: la profezia di Malachia e la parole della Madonna alla veggente Maria di Mejugorie di qualche anno fa. Malachia avrebbe descritto ciascuno dei 111 (o 112, a seconda delle versioni) futuri pontefici attraverso un "motto"; i motti vanno da papa Celestino II (1143-1144) fino alla fine dei tempi, descrivendo il destino dei papi e della Chiesa Cattolica. Non tutti i "motti" hanno la stessa precisione, alcuni sono molto generici. In particolare, nello scorso secolo, si è sottolineata la precisione dei motti anteriori al 1600 (cioè anteriori alla comparsa della presunta profezia) e la minore precisione di quelli successivi. Tuttavia l'avvicendarsi di quelli che secondo la profezia sarebbero gli ultimi papi dei tempi (secondo alcune interpretazioni Papa Benedetto XVI sarebbe il penultimo o l'ultimo), ha riportato l'attenzione su questa profezia. Ecco la parte riguardante il Papa attuale:

 

Papa Benedetto XVI
Il 111º papa, identificato con papa Benedetto XVI, è descritto come De gloria olivae. Il motto De gloria olivae è stato collegato al nome "Benedetto" perché alcuni benedettini sono anche chiamati "monaci olivetani". Da notare che nell'araldo del Papa è raffigurata un persona di colore sul lato destro (sinistro rispetto all'osservatore) simbolo della Diocesi di Frisinga di cui fu arcivescovo. Il termine "olivae" è stato collegato al colore di questo viso di moro. Il 26 aprile 2009 Benedetto ha proclamato santo Bernardo Tolomei, fondatore dell'ordine degli Olivetani.

La stessa Madonna disse a Maria la veggente di Mejugorie di come entro le prime 8 domeniche del 2013 sarebbe accaduto un fatto sconvolgente per la Chiesa. L'abdicazione di Benedetto XVI rientra come tempistica e valenza in questa affermazione.

Simbolo Benedetto XVI

Non so se questo sarà l'ultimo Papa o il penultimo, non so se sarà la fine definitiva della Chiesa o la fine di così come l'abbiamo conosciuta per 2000 anni, so solo che questo evento sarà determinante per la storia avvenire. Il Conlclave potrebbe tenersi prima di Pasqua, nel fra tempo cosa farà il Papa? Il 28 febbraio Egli andrà a ritirarsi nella residenza di Castel Gandolfo ed infine in Vaticano in un convento di clausura, dunque una vita di preghiera(forse definibile una sorta d'esilio). Alcune voci indicavano come il possibile nuovo Papa, il nigeriano Francis Arinze(così da poter confermare ancora una volta la profezia di Malachia del Papa nigro o nero). Rimane solo d'aspettare e se si è credenti pregare che tutto vado per il meglio.  

 

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