Le armature dei condensatori visti finora sono separate da uno spazio vuoto o da uno strato...
Una carica q, quando si trova in un campo elettrico, è sottoposta alla forza F = q*K; se la...
Ogni bipolo inserito in una rete elettrica é sottoposto ad una tensione V ed é percorso dalla...
Raramente un circuito magnetico è omogeneo come quello visto al paragrafo precedente;...
Fig 2.6 - Schiera di N conduttori paralleli
Fig. 2.1 - Potenza in sistema polifase. In un sistema trifase la potenza istantanea...
Fig 3.10 - Transitorio con condensatore inizialmente carico alla tensione V0
Si è visto al paragrafo precedente che una corrente è circondata da un campo magnetico; una...
Riprendendo l'argomento dell'articolo Diagramma tensione-corrente , diamo ora del bipolo una...
Fig 4.14 - Metodo grafico per ricavare la caratteristica di un circuito magnetico composto da...
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COSTRUZIONE DELLE INDUTTANZE
Stabilita una dimensione standard per ii supporto dell'avvolgimento, i diversi valori d’induttanza si ottengono cambiando solo il numero di spire avvolte. La fig 17 consente di scegliere esattamente ii numero di spire da avvolgere per ottenere una certa induttanza, una volta stabilito il tipo del conduttore da usare (filo di rame smaltato n. 18).
Fig 17 - Curva dell'induttanza in funzione del numero di spire
Il supporto dell'avvolgimento consiste in due facce di masonite e un nucleo in legno, tenuti insieme da una vite in materiale amagnetico, per esempio ottone.
Non si deve usare una vite in ferro perché la presenza di materiale magnetico varierebbe sensibilmente il valore dell'induttanza calcolato in base al numero di spire.
Inoltre il ferro, saturandosi durante le punte di potenza, provocherebbe distorsione durante la riproduzione
Le dimensioni fondamentali del supporto per l'avvolgimento restano invariate per qualsiasi valore d’induttanza. Su questo principio e sull'uso di un filo di diametro fisso si basa il diagramma che lega il valore induttivo in millihenry al numero di spire.
È ovvio che cambiando il diametro del conduttore, il diagramma dato in fig. 17 non può più essere impiegato. Detto diagramma è stato tracciato avvolgendo 1.000 spire e misurando accuratamente l'induttanza per ogni 100 spire. Tra il valore effettivo e quello ricavato dal diagramma, se sono rispettate tutte le condizioni, c'è al massimo uno scarto del 3%.
Le dimensioni delle due facce di chiusura del supporto per l'avvolgimento variano in funzione del numero delle spire, perché evidentemente quando questo cresce, s'ingrossa anche l'avvolgimento.
Fig 18 - Supporto per l'avvolgimento della bobina A=25mm; B=38mm; C=ricavabile dal diagramma di Fig19
Il diagramma della fig. 19 dà la dimensione del lato dei due quadrati che costituiscono le basi, sempre beninteso con riferimento ad un filo di rame smaltato n. 18.
Facciamo ora un esempio pratico per una rete tipo « k » a due vie e d'impedenza 8Ω. Lo schema è quello della figura 6-B.
Osservando la tab. 2 e cercando nella colonna di 800 Hz, risulta che l'induttanza L2 è di 1,13 mH. Per trovare il numero di spire basta entrare nel diagramma di figura 17 col valore di 1,13 mH: ad esso corrisponde il numero di spire 270. Dall'altro diagramma (fig. 19) si ricava la dimensione corrispondente a tale numero di spire, che è di circa 2''; quindi le due basi saranno di 2'' * 2'' (51 * 51 mm).
Fig 19 - Dimensione della basa del supporto in funzione del numero di spire (in pollici)
Il filo da usare, che è smaltato, non richiede isolamento tra uno strato e l'altro di spire, quindi l'avvolgimento può essere fatto senza alcuna preoccupazione. Bisogna ricordarsi però di togliere lo smalto isolante ai due capi. Se si vuole ottenere il valore esatto dell'induttanza tramite una misura fatta con un ponte R C L, è consigliabile fare il numero di spire un po‘ abbondante, in modo da togliere poi quelle che sono di troppo per arrivare al valore voluto. È evidente infatti che è più comodo levare che aggiungere spire ad un avvolgimento già fatto. Comunque se fosse necessario aggiungere delle spire basta saldare ad un capo la quantità di filo necessaria e poi ricoprire la saldatura con un tubetto isolante.