Si è visto al paragrafo precedente che una corrente è circondata da un campo magnetico; una seconda corrente immersa in tale campo è sottoposta ad una forza meccanica (ci siamo serviti proprio di questo fenomeno per misurare B in ogni punto). Possiamo quindi affermare che due conduttori di lunghezza l, affacciati alla distanza d, percorsi da corrente si scambiano una forza meccanica. Le formule viste finora sono sufficienti per il calcolo di tale forza.
Fig 3.2.9 - Forze meccaniche fra correnti
Nella disposizione circuitale di fig. 3.2.9, valutiamo il modulo del vettore B1 in corrispondenza del conduttore 2, dovuto alla presenza della corrente I1 nel conduttore 1
la forza F2 sarà
con lo stesso procedimento si ricava 1a forza F1
Quando I1 = I2 = I la forza diventa
(F in Newton, l e d in metri, I in ampere). Il Valore di senα non compare nella formula, perché con la disposizione di fig. 3.2.9 risulta uguale ad uno (i due conduttori sono paralleli, e quindi l'angolo α fra B ed il conduttore 2 è pari a 90°).
Fig 3.2.10 - Campione fisico dell'Ampere
Se ora adottiamo i valori unitari come in fig. 3.2.10: I1 = 1 A, I2 = 1 A, d=1 m, l=1 m, si ricava
Le due forze sono repulsive perché le correnti hanno versi opposti. La disposizione illustrata in fig. 3.2.10 costituisce proprio il campione fisico dell'ampere.
Una corrente ha l’intensità di 1 ampere se, percorrendo due conduttori paralleli distanti 1 m e lunghi 1 m, esercita su ciascuno di essi una forza