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Altre ipotesi riguardano l'evoluzione di questa creatura, infatti non si tratterebbe di un plesiosauro, ma di una foca ancestrale che si sarebbe evoluta, allungando il proprio collo e sviluppando il proprio corpo come se fosse quello di un serpente. Altri ancora parlano di semplici illusioni ottiche che le onde del lago producono, oppure esiste un'altra ipotesi davvero bizzarra(e poco credibile a mio parere) che Nessie non sia altro che la semplice conseguenza di altri fenomeni misteriosi, quali quelli di passaggi sulla superficie del lago di fantasmi ed entità ectoplasmiche. Certo andrebbe spiegato ai signori sostenitori di quest'ultima teoria, che non si può spiegare scientificamente e dimostrarlo, basandosi su altre teorie altrettanto non sostenute dai fatti.
Come ho menzionato in precedenza, ci sono state varie spedizioni volte a cercare una risposta seria a questo fenomeno. Le più importanti furono due: Deepscape e Urquhart. La prima aveva il compito di effettuare una mappatura sonar dei fondali del lago, tramite degli strumenti chiamati X-16, che erano in grado di coprire oltre 500 m di fondale del lago e distinguere oggetti sparsi su di esso, anche grandi 30 cm. Questi strumenti venivano montati sulle imbarcazioni che avrebbero seguito delle rotte, coprendo l'intero lago, formando una sorta di reticolo, in modo da non dimenticare nessuna parte. Deepscape iniziò nel 1987, con 19 imbarcazioni(tutte con X-16, più una con un macchinario ancora più sensibile ed accurato). Dopo 2 giorni dall'inizio della spedizione, si notò che i macchinari notarono degli oggetti sul fondo del lago "più grandi di uno squalo e più piccoli di una balena", così fu indetta una conferenza stampa, e tutti si aspettarono di trovare finalmente Nessie. Il giorno dopo le imbarcazioni tornarono nel luogo di rilevamento, ma è il caso di dire che fecere un buco nell'acqua, perchè non trovarono più nulla. La stampa gridò al fallimento, ma possiamo dire oggettivamente che qualcosa di mobile sul fondo, abbastanza grande come un plesiosauro vi era, tuttavia non si può dire con certezza che si trattasse di Nessie.
La seconda operazione fu quella di Urquhart, sponsorizzata persino dal Natural History Museum di Londra, la produttrice di attrezzature marine Simrad e Discovery Channel che non aveva lo scopo di trovare il mostro, ma effettuare ricerche sulla qualità dell'acqua lago e le sue caratteristiche. Partì nel 1992, con attrezzature migliori rispetto alla precedente esperienza, impegando degli Simrad, mappando completamente il lago, dimostrando l'inesistenza di cavità, grotte o fessure che facessero comunicare il lago con il mare. Vennero identificati una serie di oggetti sommersi a circa 60 m di distanza da Fort Augustus che furono ispezionati tramite una telecamera subacquea. Arrivati sul luogo si vide che si trattava di vecchi carri, con ruote metalliche, che si scoprì successivamente essere stati affondati dalla Royal Navy durante un'esercitazione per testare la gittata di alcuni cannoni.
Trascorse un anno ed alla spedizione si aggiunge la nave da ricerca Calanus. Grazie ad essa, si scoprì che le acque del lago erano caratterizzate da una forte concentrazione di fitoplancton nella parte settentrionale, mentre zooplancton a Sud. Una giustificazione a questa scoperta potrebbe essere la presenza in quell'area degli estuari dei fiumi che sboccano nel lago all'altezza di Fort Augustus, creando condizioni più favorevoli alla vita. Un'altra stranezza della vita animale nel lago è che i pesci ritrovati non solo sono pochi, sia come specie sia come numero di individui, ma hanno anche la tendenza a vivere in profondità, lontano dalla superficie e dalla luce del sole.
Venne inoltre scoperta una nuova forma vita di piccole dimensione, appartenente alla famiglia dei nematodi. Nonostante l'operazione avesse finalità interamente scientifiche e non di ricerca del mostro, per ben due volte la strumentazione sonar delle navi impegnate nei rilevamenti incontrarono echi di dimensioni superiori a quelle delle creature normalmente abitanti il Loch. I contatti si protrassero per alcuni minuti e non si poté determinare quale fosse in realtà l'origine. In definitiva, dopo l'analisi del lago effettuata da questa operazione, si potrebbe assumere che nel lago non vivano sufficienti pesci per mantenere in vita una creature delle dimensioni supposte per Nessie, ma allo stesso tempo, ci sono stati contatti sonar di dimensioni e durata tali da lasciare ancora dubbi, specialmente perché il personale occupato nei rilevamenti non aveva alcun interesse nel mostro, essendo sul luogo per ricerche strettamente scientifiche.
Dunque non è stato trovato alcun mostro preistorico, ma una cosa è certa, rimarrà sempre quell'alone di mistero che circonderà il lago e chissà che forse tra qualche anno o secolo si scoprirà che qualcosa nei suoi fondali assomigli o meno a Nessie.