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    Sabato, 21 Settembre 2013 12:38

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Lemuria: tra giganti e miti

Lemuria2Spesso, quando si discute di civiltà perdute e continenti dimenticati, si ricorda in primis Atlantide ed immediatamente dopo Mu. Tuttavia, secondo le leggende ed i miti antichi, l'uomo ricorda anche un altro continente: Lemuria.

Tal volta Atlantide e Lemuria vengono considerati come due continenti con popolazioni differenti. In effetti un profano potrebbe cadere facilmente in questo errore grossolano, in quanto secondo i miti, Atlantide e Lemuria venivano collocati in posti troppo distanti sul globo terrestre, il primo nel Mediterraneo/Oceano Atlantico ed il secondo nell'Oceano Indiano/Oceano Pacifico. Invero, la storia di Atlantide e quella di Lemuria è strettamente interconnessa, in quanto la stessa popolazione che creò la civiltà atlantidea era la stessa che abitò e creò la civiltà di Lemuria. Cerchiamo però di partire dall'inizio, in base agli elementi che abbiamo a disposizione, così da poter sostenere questa ipotesi.

La leggenda di Lemuria balzò alla ribalta negli anni '60 e '70 del XIX° secolo. Un gruppo di geologi inglesi aveva notato una strabiliante somiglianza tra fossili e strati sedimentari trovati in India (Stow e Blandford) e in Sud Africa, risalenti al Periodo Permiano,che si estende da 299,0 ± 0,8 a 251,0 ± 0,4 milioni di anni fa ed è l'ultima epoca del Paleozoico. Venne quindi ipotizzato sempre più alacremente che potessero essere esistiti dei ponti di terra emersa, forse anche continenti, che col tempo erano sprofondati negli abissi senza lasciare più alcuna traccia visibile all'occhio umano.

In effetti, nel 1887, Neaumayer parla chiaramente di una penisola, che chiama 'Indo-malgascia', che doveva unire l'India e il Sud Africa. Contemporaneamente, tale ipotesi poteva ben combinarsi con gli studi del naturalista E.Heinrich Haekel, per spiegare la distribuzione di una famiglia di lemuri e di animali e piante fossili, sia India che in Sud Africa che in Madagascar. I lemuri sono animali notturni strettamente associati alle scimmie che non sono estinti, ma vivono in notevole numero in Madagascar, un'isola costituita da un altipiano che migliaia di anni fa faceva parte di un continente che il biologo inglese, P.L.Slater, chiamò 'Lemuria', per associazione. Originariamente questo si doveva situare nell'Oceano Indiano, ma alcuni "mistici" pensarono di appropriarsi di questa idea e trasferirono la localizzazione di Lemuria nell'Oceano Pacifico,che divenne quindi la misteriosa e mitica sede di una civiltà perduta, spesso confusa con Mu e la teoria della "Terra cava".Lemuria3

Quando venne avanzata la teoria della deriva dei continenti e quella della tettonica a placche, vennero scientificamente spiegati i fenomeni della distribuzione di strati, fossili e lemuri e quindi l'ipotesi di un antico continente perduto sembrò svanire. La questione dunque nel 1800 sembrò essere spiegata come un mito che nella realtà non trovava alcun tipo di riscontro e per molti anni non se ne parlò più, fino a quando qualcosa di particolare accadde. James Churchward, un colonnello dell'esercito britannico, nel 1874 si trovava in India e conobbe un sommo sacerdote, presso un monastero locale. Questi gli avrebbe fornito importanti rivelazioni su un continente perduto chiamato "Mu", che mise in un libro e rese pubbliche in "The lost continent of MU", in italiano "Mu:il continente perduto". Churchward2

Secondo questo libro, in certi documenti custoditi negli archivi del tempio Indiano, inviolabili e intoccabili, sarebbero scritte cose incredibili, rievocando le confidenze che avrebbe ricevuto dal monaco, che narravano di un continente perduto nel Pacifico e tali scritti sarebbero stati composti dai nacaal (una comunità religiosa mandata dalla Madreterra nelle colonie per insegnare le sacre scritture, la religione e le scienze). Churchward ipotizzava che Mu fosse all'apice dello splendore all'incirca 50.000 anni fa e poneva il suo sprofondamento negli abissi circa 13.000 anni fa, con i suoi 64.000.000 di abitanti. Oggi, di questo esteso continente, non resterebbero che le testimonianze di residue terre emerse, dislocate dalle Isole Marianne a ovest, all'Isola di Pasqua ad est, dalle Hawaii a nord e a Tonga a sud. Churchward non rivelò mai il nome del monaco, nè si seppe mai nulla di queste ipotetiche tavolette di Nacaal, la cui lingua solo lui imparò e tradusse. Nel suo libro cita anche che un certo Niven che portò alla luce una raccolta di tavole. Effettivamente,William Niven nacque nel 1850 e morì nel 1937, fu un mineralogista ed un archeologo e nel 1911 scoprì alcune antiche rovine sotto strati di cenere vulcanica presso una cittadina a nord di Città del Messico, Axcapotzalco.

Per più di vent'anni della propria vita si dedicò alla perlustrazione della Valle del Messico, raccogliendo oltre 20.000 reperti che portò nel suo museo privato nella capitale messicana (poi spostato a Tampico). 2.600 di questi reperti sarebbero stati interpretati da Churchward come segni dell'alfabeto di Mu, simili a quelli riportati sulle tavole Nacaal. Grazie poi alla comparazione con documenti storici preesistenti (come il Manoscritto Troano, il Codex Cortesianus, il Manoscritto di Lhasa, il Ramayana, le iscrizioni del tempio di Uxmal nello Yucatan e quelle del tempio di Xochicalo a sud-ovest di Città del Messico), fu possibile per Churchward definire la storia di Mu:

"Il continente Mu, situato nell'oceano pacifico, era un vasto territorio ondulato che aveva come confine settentrionale le isole Hawaii e come confine meridionale una linea immaginaria tracciata tra l'isola di Pasqua e le Fiji. Da est a ovest misurava 8000 Km e in senso verticale 5000 Km. Mu era ricca di vegetazione tropicale, fiumi, laghi e grandi animali. Era una sorta di grande giardino dell'Eden. Il continente era abitato da 64 milioni di abitanti, divisi in dieci tribù o stirpi e governati da un re unico (che aveva poteri sia spirituali che temporali), detto Ra-Mu. Il regno di questo monarca venne chiamato "impero del Sole". La religione seguita su Mu era unica per tutti i suoi abitanti: essi adoravano una divinità che veniva indicata con il nome fittizio "Ra il Sole", poiché gli abitanti non ne pronunciavano mai il vero nome. Gli abitanti di Mu credevano nell'immortalità dell'anima e del suo futuro ritorno a Dio. Nel continente Mu non c'erano mai state violenze e si viveva nel benessere e nella prosperità. Mu, popolata da diverse razze, era dominata dalla razza bianca; le altre genti non avevano posizioni politiche rilevanti. La navigazione era una delle attività preponderanti dei "muani", tuttavia essi erano anche ottimi architetti e scultori. Il materiale principale utilizzato in queste arti era la pietra. Mu era divisa in tre grandi zone ed aveva sette città principali. Da Mu partirono navi che raggiunsero tutto il mondo e portarono scienza, religione e commercio. Mu fondò diverse colonie tra cui l'impero coloniale di Mayax in America, l'impero Uighur nell'Asia centrale e nell'est Europeo e il regno dei Naga nell'Asia meridionale."

Partendo da questo scritto, si capisce immediatamente come sia stato fatto l'errore di accumunare Mu con Lemuria, come se fossero lo stesso continente. Si deducono numerose influenze della cultura del 1800 su Churchward, che certamente non depongono a suo favore in termini di credibilità. Come prima cosa salta l'occhio il fatto che la "razza" dominatrice o principale era quella bianca, mentre le altre genti non avevano gran potere. Un chiaro segno della cultura razzista tipica dell'impero britannico di cui lo stesso Churchward ne faceva parte esseno un colonnello dell'esercito di Sua Maestà. Inoltre il fatto che questa continente avesse così grande ampiezza, mal si con genia con la teoria della deriva, soprattutto per quel che riguarda il confine settentrionale, che identificherebbe la città di Uighur come una delle 7 principali città del continente di Mu, da cui poi Lemuria ed Atlantide sarebbero nate. Infatti la città di Uighur, che diede nome alla celebre tribù mongola, descritta benissimo nel Milione da Rustichello sotto dettatura di Marco Polo, si trovava e tutt'ora le sue vestigia di trovano al centro del deserto del Gobi, che come è risaputo è collocato a Nord delle regioni montuose del Tibet. Essa fu scoperta dal russo Koslov, presso Kara Kota. Dal punto di vista geologico, sarebbe difficile comprendere come questa città avrebbe potuto far parte di Mu, sarebbe stato più logico ritenere che si trattasse di un'altra città, ma posta a Meridione delle montagne, per intenderci sul sub-continente indiano. Infine, è curioso il nome del dio di questa, che riporta al Ra, il dio sole egizio, che per molto tempo non fu permesso di essere nominato dai propri credenti, che lo chiamavano con altri nomi in segno di rispetto. Evidentemente è facile pensare, come poi in questo caso le prove ci dimostrano, che la cultura egizia derivasse da una cultura ancora più antica, proveniente dal Medio Oriente.

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