Massime del Buddha Il Pensiero

Massime del Buddha e del pensiero buddista

Massime del Buddha - La Riflessione

Massime del Buddha e del pensiero buddista

La traversata infinita e sudaticcia

O me tapino, che vado in cerca di casa e rifugio sicuro, questa notte vago per i meandri di...

Poesie di De Jesus Yahaira

Bellissime poesie in Spagnolo

Massime del Buddha I Fiori

Massime del Buddha e del pensiero buddista

Epicuro - Massime e Aforismi

Epicuro - Massime e Aforismi

      Le massime e gli aforismi di filosofo greco che amava il piacere e...

Massime del Buddha Lo Stolto

Massime del Buddha e del pensiero buddista

Sonetti Dante Alighieri

I migliori sonetti della "Vita Nuova" di Dante Alighieri

Massime del Buddha

Massime del Buddha e del pensiero buddista

L'arte della comunicazione

Informazione

Ogni essere vivente che si rispetti usa per comunicare qualcosa ai propri simili un linguaggio, più o meno complesso a seconda della specie a cui appartiene. L'uomo non fa eccezione a questa regola, ma all'interno della sua specie gli individui utilizzano più sfacettature del medesimo linguaggio.

Tra le varie forme di linguaggio conosciute, quella predominante nell'ambito umano è quella della lingua. Tuttavia sappiamo che accanto a questa importante tipologia di comunicazione ve ne sono altre che si possono affiancare e spesso utilizzare in contemporanea: mi riferisco al linguaggio del corpo. Chiunque di noi ha visto almeno una volta una tv accesa e vi sarà capitato di notare vari tipi di persone, tutte differenti fra di loro che comunicano il loro messaggio in maniera propria, ma sotto un profilo comune, cioè i gesti e la lingua. Questo l'ambito della comunicazione, che grazie ai mass media riesce ad esplicarsi in maniera esponenziale su tutta il globo terrestre verso ogni singolo essere umano. Un australiano può riuscire a capire ciò che dice un cinese, oppure un francese ed un venezuelano, perchè esiste un meccanismo di comunicazione comune a tutti gli essere umani, ed una serie di sovrastrutture che si differenziano da paese a paese e che rendono tipica quella parte di popolazione.


Immagino che vi stiate dicendo, "ma questo lo sappiamo già", "è ovvio". è vero. Tanto più vero che la comunicazione può essere usata anche come arma, a volte a doppio taglio, da una categoria particolare di persone, ovvero i politici. Vorrei farvi soffermare su dei particolari che a prima vista non vengono colti, oppure se vengono individuati, non vengono recepiti per quello che sono in quanto passano all'interno dello spettatore con un significato diverso. Non si tratta di veri e propri modi di comunicazione implicita, in quanto in molti ce ne accorgiamo quando vengono impiegati, non si tratta di pubblicità occulta. Si tratta invece dell'emblema dell'arte della comunicazione, cioè la bugia. Come può essere smascherata una bugia? Il video che vi posterò qui sotto fungerà da esempio per capire come rispondere a questa domanda.


PS: esulate dal contenuto del video, è puramente esemplificativo, serve solo per darvi un'idea di come un messaggio proposto possa essere inteso in una maniera differente dagli interlocutori.

Moretti VS Carfagna


L'inizio del video parte con una domanda alla deputata, lei inizia a parlare con un "ma guardi". Questo è il primo indizio che ci può essere utile. Il "ma guardi" rende l'inizio del discorso molto colloquiale, si cerca di iniziare a creare una fiducia tra chi parla e chi ascolta, e si cerca di dimostrare(in buono o cattiva fede, poi vedremo) che si sa bene di cosa si sta parlando e che presto si risponderà al quesito. Essa continua con una breve introduzione, muovendo la mano destra, mostrando il palmo della mano verso l'alto e creando una sorta di semicerchio verso i propri interlocutori. Significa che la signora vuole spiegare anche con i gesti quello che presto dirà, ma c'è un ma: la signora alza le sopracciglia, corruga la fronte, apre in maniera intesa gli occhi, mostrando il bianco. Questo elemento fa si che sia l'inizio della discordia all'interno della signora, perchè vorrebbe dire qualcosa, ma già al suo interno vi è un conflitto interno, non necessariamente opposto, ma che vorrebbe esplicare un messaggio ancora più chiaro e diretto, ma non lo fa.


Al 0:20 la signora muove la testa su e giù velocemente, parlando di un suo avversario politico, a dimostrazione del fatto che il suo Io sta facendo capire agli altri che non è una persona che le piace molto, di cui ha un parere negativo. Continua il medesimo gesto di dissenso, portando la questione su ciò che i suoi avversari non hanno fatto. Allo 0:34 la camera inquadra la rivale della prima deputata, si tratta di una signora appartenente allo schieramento opposto a quello dell'interlocutrice, dimostra di non avere interesse e di non aver recepito nulla di questi primi 30 secondi di discorso, in quanto abbassa lo sguardo mostrando poca attenzione, fa finta di mettere a posto un qualcosa per mostrare agli altri(non riuscendoci) di essere indaffarata(così in quel momento e nella vita), abbozza un breve sorriso, che denota un'impazienza nel ribattere.


La deputata continua a parlare, cita alcuni soggetti al di fuori dal discorso per supportare la propria tesi e con il gesto ribadisce questo suo intento, ma lo sguardo la tradisce, perchè al 0:46 si ritrae indietro come in un moto di fuga, tenta però confliggendo con se stessa, senza che nessuno l'abbia attaccata(a parte lei stessa), di spiegare la situazione, facendo un segno di chiusura con la mano destra(sempre quella) e cercare di proferire parola, quasi che quello che sta dicendo sia un assioma incontestabile e che ella non potrà essere attaccata da nessuno. Siamo allo 0:56, scatta l'applauso, una manna dal cielo, la signora rinvigorita da questo elemento rincara la dose, seguendo la scia del suo discorso che per quanto debole è riuscito ad entrare lievemente nelle menti del pubblico(anche se il messaggio non è ancora stato recepito). 1:01, tutto questo non ha alcuno effetto sulla rivale che continua il suo stato di indifferenza, guarda verso il conduttore in cerca di qualche segnale per cui a momenti potrà ribattere, perchè questo è solo il suo unico intento: prendere parola e non invece ascoltare e poi rispondere.


Infatti, allo 1:05 la rivale incomincia ad essere insofferente, non aspetta che la signora parli, ed incomincia a borbottare qualcosa che sa bene che non verrà recepito(sicuramente), ma nemmeno ascoltato(in molti casi) dal pubblico, ma deve dimostrare più a se stessa che agli altri di non essere d'accordo con la deputata. 1:20 la deputata conclude con una lista di "cose da fare", l'apice del suo discorso, che però non viene spiegato, perchè scade il tempo a sua disposizione, usata malamente per attaccare gli altri, invece che per spiegare il proprio messaggio. Il conduttore ci mette una pezza, passando la parola a qualcun altro, ma la rivale si interpone in questo balletto no-sense, chiede di voler dire qualcosa velocemente ed il conduttore si mostra accondiscendente.


Informazione2


La nuova interlocutrice usa i pezzi grossi d'artiglieria, attacca prima con una frecciatina il conduttore, poi allo stesso tempo lo guarda continuando nel suo discorso, nonostante sia rivolto alla deputata di prima, e nel mentre muove ambedue le mani, supportando la propria tesi, spiegando con i gesti quello che intende far capire, specie al 1:38 dove quando dice la parola "cresce", fa un gesto con la mano destra di ascesa verso un punto immaginario dello spazio, conferendo maggiore intensità al suo messaggio. La deputata si dimostra capace all'inizio, ma cade nel medesimo errore della sua collega, ovvero abbozza quel sorriso, che rende il tutto un po ironico, per certi versi spocchioso, modificando la rotta del senso del discorso e portando invece il tutto verso una zona di derisione invece che di costruzione.


1:52 questo ultimo elemento viene immediatamente avvertito da un soggetto che era rimasto in silenzio per tutto questo tempo, tenta di replicare brevemente guardando la signora senza gesti eclatanti, ma la deputata persevera, per cui la prima signora corre in soccorso del nuovo giunto, innescando una reazione di sovrapposizione di voci, dove l'utente finale, ovvero il pubblico non sente e tanto meno recepisce assolutamente nulla, tranne che quei 3 soggetti sono in disaccordo su qualche strano elemento mal compreso. 2:05, piccola nota, applauso come quello precedente lavorato a tavolino, ma molto meno breve, ma sufficiente per produrre l'effetto medesimo. Al 2:20 la deputata si riferisce al pubblico, cercando di essere seria, ma dimenticandosi che è rimasto sul suo viso quel sorriso abbozzato ed è qui che finalmente scatta l'arte della comunicazione, la BUGIA. "Non è che ogni per acquisire consensi bisogna attaccare Berlusconi...fate proposte, fate proposte anche voi..". Ora qui si gioca una partita rischiosissima e vi spiego il perchè.


La signora fa quello che nel gergo del poker viene chiamato "all-in", cioè si gioca il tutto per tutto, sapendo che se verrà sbugiardata perderà tutto quanto. Dimenticate la prima parte della frase che non ci interessa, ma soffermatevi sul "fate proposte, fate proposte anche voi". La signora ha per tutto il tempo criticato l'avversaria, come anch'essa aveva fatto(salvandosi in corner negli ultimi 5 secondi di discorso), sa bene che non ha detto nulla di differente rispetto a lei, ma sa anche che le persone ed il pubblico non hanno recepito nulla del suo messaggio, quindi l'unico modo per poter vincere questo duello in parola, sarà quello di azzardare qualcosa in più. Questo qualcosa in più la bugia del discorso, perchè lei consapevole di non aver menzionato alcun tipo di proposta critica l'avversaria su questo versante e si trova dalla parte del manico del coltello solo perchè toccava a lei parlare(anche se il conduttore avrebbe voluto andare avanti). Ciliegina sulla torta ed il "anche voi". Si presuppone che la propria fazione si sia comportata in maniera diversa, ma si distorce la realtà perchè ciò non è vero, nè da una parte nè dall'altra.


Il risultato ha dell'incredibile. Scatta l'applauso per la deputata, elle continua scimmiottando l'elenco di fine dialogo della rivale, poi però cade in rovina, perchè viene stanata dalla prima deputata, che acquisisce un altro applauso, il conduttore tenta di porre una toppa, non ci riesce(ancora una volta), la deputata continua nel suo discorso finendo però senza applauso. Sembrerebbe che la bugia sia stata sbugiardata, ma in realtà non è così. Il pubblico ha applaudito per 3 volte, una prima per la deputata, poi per la seconda, ed infine di nuovo per la prima. Ci sono stati applausi indistintamente per ambedue le parti in causa, ma nessuna è riuscita realmente ad erigersi sull'altra, perchè ambedue hanno giocato forza l'una contro l'altra, dimenticandosi il vero significato della comunicazione: apprendere.


In sostanza per dirla in parole povere: è finito tutto in caciara e il pubblico non ha capito nulla, si dimenticherà della bugia detta e si ricorderà solo di un gran caos.

Aggiungi commento


Codice di sicurezza
Aggiorna


Abbiamo 29 visitatori e nessun utente online