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    Mercoledì, 23 Gennaio 2013 19:19

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    Mercoledì, 08 Maggio 2013 18:23

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    Giovedì, 24 Gennaio 2013 18:38

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    Giovedì, 28 Febbraio 2013 21:15

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    Domenica, 09 Giugno 2013 16:54

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    Domenica, 24 Marzo 2013 17:59

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    Venerdì, 15 Marzo 2013 13:37

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    Sabato, 21 Settembre 2013 12:38

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    Sabato, 11 Maggio 2013 13:43

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Le ombre dello spazio USA

Deep Space2

Il 2 Maggio 2013 durante l'Audizione sul Disclosure, il senatore Mike Gravel ha fatto una dichiarazione notevole.

Il senatore ha detto letteralmente: "Abbiamo una forza militare dello spazio, ed è attiva". Esistono indizi concreti dell'esistenza di un programma spaziale occulto parallelo a quello della NASA che impiegherebbe velivoli e tecnologie segretissime sviluppati attraverso programmi ombra e scaturiti da processi di retroingegneria aliena. E' nelle mani del Pentagono – e non della NASA – il controllo dell'esplorazione spaziale del sistema solare.

Ricordo che in passato, fecero scalpore tra i media, le dichiarazioni del presidente USA George W. Bush sulla volontà di vietare l'accesso allo spazio a chi è nemico degli Stati Uniti. Tali affermazioni, in effetti, sono in estrema sintesi il sunto di un documento "Politica nazionale dello spazio" postato in un oscuro sito web del governo americano lo scorso 6 ottobre(prima del weekend del Columbus Day), in modo da evitare che i mezzi d'informazione se ne occupassero; anche se in realtà è stato in seguito riportato in maniera sintetica dal quotidiano americano "Washington Post". Con questo documento l'amministrazione Bush ha inteso rivedere la politica spaziale americana affinché possa essere consentito di "svolgere senza intralci operazioni nello spazio per difendere i propri interessi". Gli USA "risponderanno alle interferenze e, se necessario, negheranno agli avversari l'uso di capacità spaziali ostili agli interessi nazionali degli USA".

Tale documento affida al Segretario della Difesa e al Direttore dell'Intelligence Nazionale l'incarico di "sostenere la trasformazione della difesa e dell'intelligence" e sviluppare "una struttura di forza operativa e capacità spaziali ottimizzate che sostengano la sicurezza nazionale e del territorio". Tra l'altro le dieci pagine del documento conterrebbero un paragrafo soltanto che ammette l'esistenza della NASA, a cui si riconosce il ruolo di "realizzare un conveniente programma a lungo termine di esplorazione spaziale con esseri umani e robot". Nonostante le rassicurazioni fornite da fonti della Casa Bianca nel non volere adoperarsi in una corsa alla militarizzazione dello spazio molti sono stati i pareri degli esperti che si sono dichiarati invece non convinti della natura pacifica di tale iniziativa.

george w bush

Interessante cosa l'UE, in particolare la Commissione Europea fece ai tempi. Qui di seguito riporto integralmente l'unica interrogazione parlamentare sull'argomento e le relative risposte(la fonte è lo stesso sito del Parlamento Europeo).

26 ottobre 2006 P-4697/06

INTERROGAZIONE SCRITTA di Umberto Guidoni (GUE/NGL) alla Commissione

Oggetto: L'UE e la nuova «politica nazionale dello spazio» degli Stati Uniti Risposta(e)

Secondo quanto rivela il Washington Post, il 6 ottobre 2006, il presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, ha firmato un documento dal titolo «Politica nazionale dello spazio», nel quale si afferma che la libertà di azione nello spazio è importante per gli Stati Uniti come la superiorità aerea e marittima. Gli obiettivi sono «rafforzare la leadership spaziale degli Stati Uniti, assicurare che le capacità di operare nello spazio sia disponibile per gli obiettivi della sicurezza americana, interna ed esterna, per fare in modo che non siano in alcun modo ostacolate le operazioni nello spazio considerate necessarie per difendere gli interessi americani».

Il documento respinge inoltre qualsiasi accordo sul controllo delle operazioni spaziali che possa limitare la flessibilità degli Stati Uniti di raggiungere la cosiddetta «Space superiority» e afferma il principio secondo cui gli USA hanno il diritto di negare l'accesso allo spazio a chiunque sia «ostile agli interessi americani».

Considerato che: — tale decisione unilaterale rischia di aprire nei fatti una militarizzazione dello spazio finora evitata grazie ai trattati internazionali,
— «negare l'accesso allo spazio a chiunque sia ostile agli interessi americani» contraddice lo spirito del Trattato sullo Spazio delle Nazioni Unite, firmato nel 1967, il cui articolo 1 sancisce che «l'esplorazione e l'uso dello spazio, includendo la Luna e gli altri corpi celesti, deve essere portato avanti a beneficio e nell'interesse di tutte le nazioni, indipendentemente dal loro sviluppo economico e scientifico»,
— la dottrina di «Space superiority» rappresenta un inversione di tendenza che mette a rischio la cooperazione internazionale in materia di utilizzo pacifico dello spazio a fini scientifici, il cui esempio più significativo è la realizzazione della Stazione Spaziale Internazionale (ISS),
— l'Europa potrebbe rientrare nella lista dei potenziali avversari, in quanto i razzi Arianne sono percepiti dagli Usa come vettori capaci di utilizzo militare, potrebbe la Commissione far sapere:

quale posizione intenda assumere dinanzi alla decisione unilaterale statunitense e quali misure ha in programma di adottare;

quali passi intenda compiere per garantire l'utilizzo esclusivamente scientifico dei risultati delle collaborazioni scientifiche in atto con gli Stati Uniti in campo spaziale?

Qui la risposta:

5 dicembre 2006 P-4697/2006

Risposta data da Benita Ferrero-Waldner a nome della Commissione

La Commissione invita l'onorevole parlamentare a prendere conoscenza della risposta scritta che essa ha dato all'interrogazione orale H-0927/06 che il sig. Parish ha presentato nel corso del tempo delle interrogazioni nella prima tornata del novembre 2006(1).
(1) Risposta scritta del 14 novembre 2006.

Questa invece l'interrogazione orale a cui ci si riferiva prima:

24 ottobre 2006 H-0927/06

INTERROGAZIONE ORALE per il tempo delle interrogazioni della tornata di novembre 2006 a norma dell'articolo 109 del regolamento di Diamanto Manolakou alla Commissione

Oggetto: Nuova dottrina spaziale degli USA Risposta

Il 31 agosto 2006 è stato approvato dal Presidente Bush, per essere poi pubblicato all'inizio di ottobre senza pubblicità alcuna nemmeno negli stessi Stati Uniti, un documento contenente la nuova dottrina spaziale degli USA. La nuova dottrina statunitense prepara una nuova generazione di armi spaziali, respinge qualsiasi accordo che ne limiti l'uso da parte degli Stati Uniti e promuove nel contempo anche le attività imprenditoriali nello spazio, agevolando la concessione delle autorizzazioni per attività commerciali!

Condanna la Commissione la dottrina statunitense e la nuova corsa a sistemi d'arma spaziali da parte degli USA, che mette in gravissimo pericolo la pace mondiale? Inoltre, quali misure intende prendere dinanzi alla politica aggressiva degli Stati Uniti, che respingono ogni dialogo e ogni prospettiva di concludere un accordo sul controllo e il divieto di sviluppo di sistemi d'arma nello spazio, come è stato già chiesto da 160 paesi in sede ONU?


Giovedì 16 novembre 2006 - Strasburgo Edizione GU
ALLEGATO (Risposte scritte) - INTERROGAZIONI ALLA COMMISSIONE

Interrogazione n. 68 dell'on. Diamanto Manolakou (H-0927/06 )
Oggetto: Nuova dottrina spaziale degli USA H-0927/06

La Commissione ha preso atto del documento di politica spaziale nazionale degli Stati Uniti, pubblicato nell'ottobre 2006, cui l'onorevole parlamentare fa riferimento. Tale documento riguarda tutta una serie di aspetti, fra cui la sicurezza nazionale, e contiene considerazioni di carattere civile e commerciale. Tenuto conto che gli Stati Uniti sono uno dei principali protagonisti in campo spaziale, è ovvio che la Commissione analizzerà con estrema attenzione la loro politica spaziale nazionale. Si può prevedere che la politica spaziale sarà discussa nel quadro di un dialogo regolare in futuro.La nuova politica spaziale degli Stati Uniti non riguarda lo sviluppo o l'impiego di armi spaziali. Nel documento di politica spaziale non si fa menzione di un sistema di armamento e funzionari di alto livello della Casa Bianca hanno dichiarato pubblicamente che questa politica mira alla difesa delle infrastrutture spaziali e non all'armamento.

La Commissione intrattiene con gli Stati Uniti un dialogo sulle questioni spaziali che è stato concordato in linea di principio nel corso del Vertice UE-Stati Uniti del giugno 2005. La riunione inaugurale si è tenuta nel marzo 2006. La Commissione desidera sottolineare che tale dialogo si propone di individuare le possibilità di cooperazione tra UE e Stati Uniti soltanto nel settore delle attività spaziali civili.In campo civile, la Commissione sta elaborando, insieme all'Agenzia spaziale europea, una politica spaziale europea, accompagnata da un programma spaziale europeo, che saranno presentati al Consiglio spaziale nel corso del 2007.In linea più generale, l'UE persegue una politica di non proliferazione e sostiene attivamente gli sforzi compiuti a livello internazionale verso il disarmo. La Commissione sosterrà tali sforzi con i mezzi a sua disposizione.

In realtà già nel 2004 l'UE aveva già ben chiaro cosa avrebbe fatto in futuro, come denota un'interrogazione parlamentare del 2007, dove il fenomeno UFO veniva fatto passare come atmosferico, e perciò a differenza di altre interrogazioni dove la Commissione rispondeva sinteticamente che o non sapeva nulla o che non era sua competenza, in questo caso risponde:

20 gennaio 2004 P-0198/04

INTERROGAZIONE SCRITTA di Sebastiano Musumeci (UEN) alla Commissione

Oggetto: Costituzione di un ente comunitario per lo studio dei fenomeni atmosferici sconosciuti Risposta(e)

Premesso che da tempo vengono denunciati avvistamenti, in tutto il globo terrestre, di fenomeni atmosferici sconosciuti; tenuto conto che alcuni di questi fenomeni sono classificati come "oggetti volanti non identificati" (UFO), il cui avvistamento suscita, da un lato, molte perplessità e, dall'altro, alimenta tesi - finora prive di ogni fondamento - sulla probabile esistenza di alieni; considerato che lo studio serio dei fenomeni in questione, effettuato da vari centri spaziali e di ricerca europei, meriterebbe un'attenzione particolare da parte della Commissione europea, trattandosi di fenomeni non riconducibili a competenze nazionali dei singoli Stati membri dell'Unione; potrebbe la Commissione far sapere se non ritiene opportuno promuovere e coordinare le ricerche e le informazioni riguardanti i fenomeni atmosferici sconosciuti in tutta la Comunità europea, delegando possibilmente tale compito ad un ente specializzato e forte di una lunga esperienza come, ad esempio, il SEPRA (Service d'Expertise des Phénomènes Rares Aérospatiaux) di Tolosa o l'Agenzia Spaziale Europea?

1 marzo 2004 P-0198/2004

Risposta data dal signor Busquin a nome della Commissione

Dopo intense consultazioni finalizzate allo sviluppo di una politica spaziale europea ("Libro verde")(1), la Commissione ha adottato nel dicembre 2003 un Libro bianco dal titolo "Spazio: una nuova frontiera europea per un'Unione in espansione - Piano di azione per attuare una politica spaziale europea"(2). Il libro bianco, elaborato in stretta collaborazione con la comunità scientifica e l'Agenzia spaziale europea, ha definito un piano d'azione per attuare la futura politica europea dello spazio. Le azioni raccomandate dalla Commissione per incrementare l'eccellenza europea in campo spaziale sono presentate nella sezione 4.2. Il 28 gennaio 2004 la Commissione ha avuto l'occasione di affrontare alcuni di questi aspetti nella sua risposta orale all'interrogazione O-84/03 durante la sessione del Parlamento europeo di gennaio 2004(3) dedicata alla discussione sul Libro bianco.

Un'azione specifica, che potrebbe rivestire particolare interesse per l'onorevole parlamentare, è stata avviata di recente nel contesto del VI programma quadro di ricerca(4). Essa ha l'obiettivo di promuovere la collaborazione tra gli enti di finanziamento della ricerca nazionale in Europa e gli istituti nazionali di ricerca e tra i suoi compiti uno in particolare riguarda la ricerca europea solare-terrestre e atmosferica. Questo filone di ricerca dovrebbe contribuire a migliorare il livello delle conoscenze dei fenomeni atmosferici e fornire servizi d'informazione sui fenomeni atmosferici dello spazio.
(1) COM (2003) 17 def.
(2) COM (2003) 673 def.
(3) Risposta orale del 28.1.2004.
(4) Azione di sostegno specifico: Programmi di cooperazione scientifica della Fondazione europea della scienza (Eurocores).

 

Riallacciando il discorso iniziale, le dichiarazioni del Senatore Mike Gravel non solo confermano l'esistenza di una Forza di Comando Spaziale, gestita soprattutto dal NORAD e dallo Space Command(gestione che spetta alla Marina degli Stati Uniti). Di questa opinione è anche il capitano Robert Salas che appunto conferma la presenza di un comando spaziale ma ammette che in passato alcuni UFO hanno disattivato le rampe di lancio di alcuni missili della classe MIRV a testate nucleari multiple.

Qui di seguito, il video della dichiarazione circa l'incidente ai missili MIRVUFOs shutting off Nuclear Warheads.

Vi ricordate Gary McKinnon, il 46enne scozzese esperto di informatica, e soprattutto hacker dichiarato, che gli Stati Uniti vorrebbero ingabbiare per almeno 60 anni per aver violato 97 tra computer militari e della Nasa? McKinnon affermava: "ci sono astronavi grandi come portaerei che operano nello spazio". Ma che cosa avrebbe davvero trovato nei computer che contengono informazioni top secret? McKinnon ha riferito: " Ho trovato una foto in alta definizione di un oggetto di grandi dimensioni a forma di sigaro sopra l'emisfero settentrionale. Ero così scioccato dalla foto che non ho potuto salvarla subito. La dimensione del file erano così grande che era difficile vederlo in Risorse del computer. Alla fine ho perso la connessione, e la foto."

Gary McKinnon

Più tardi, quando McKinnon ha avuto di nuovo accesso ai file riservati della US Space Command , ha scoperto diversi termini navali, come 'trasferimento squadrone", relativo a Ufficiali Non-Terrestri. Ha detto: " Ho trovato una lista di nomi di funzionari ... sotto la dicitura 'ufficiali non terrestri' cosi era descritto nel titolo del file. Questo non significa che trattasi di omini verdi. Quello che penso è che vuol dire che le loro basi non sono qui sulla terra. Ho trovato una lista di 'trasferimenti da flotta a flotta', e una lista di nomi di navi spaziali. Ho fatto una ricerca. C'erano i nomi di navi della marina militare, quindi viene per ora nello spazio, viene tutto gestito dalla Marina degli USA. Quello che ho visto mi ha fatto credere che la stessa marina deve avere un qualche tipo di astronave".

In un'intervista televisiva rilasciata al programma della BBC Click programme, dichiarò che era stato capace di accedere ai network militari semplicemente usando uno script scritto in linguaggio Perl che rintracciava le password in bianco(blank password); in altre parole le sue dichiarazioni fanno pensare che vi fossero connessi computer attivi su queste reti con le password di default (native) ancora attive(tuttavia l'uso delle blank passwords è spesso intenzionale e proprio finalizzato a prevenire attacchi da rete).

Qui l'intervista: Hacking the Pentagon


Per ragioni dovute sia all'intervallo di tempo tra la sua incriminazione e l'inizio formale delle procedure di estradizione ed anche per il crescente interesse dei media nel suo caso, Gary Mckinnon ha avuto un certo numero di occasioni per interpellare i mezzi d'informazione. Alla conferenza della Infosecurity Europe 2006 tenutasi a Londra il 27 aprile 2006, McKinnon apparve nella sezione Hackers' Panel. Quando gli venne domandato come siano state scoperte le sue intrusioni, McKinnon rispose che si era sbagliato nel calcolo della fascia oraria: stava usando del software di controllo-remoto per operare un computer basato sul sistema Windows mentre il proprietario stava seduto in fronte ad esso.

McKinnon ha ammesso in molte dichiarazioni pubbliche di aver goduto di accesso non autorizzato a sistemi di computer negli USA includendo quelli specificamente menzionati nelle accuse legali americane. Si è giustificato del suo gesto dicendo che la sua motivazione era cercare una prova dell'esistenza degli UFO e disse di sapere come un fatto certo che i militari americani avrebbero la tecnologia dell'antigravità e che il governo USA sta cercando di sopprimere la diffusione della "Free Energy"(ricordiamo il Project Camelot di Brian O'Leary, fisico ed ex-astronauta USA). Gary McKinnon afferma pure che il governo federale USA sta cercando di fare di lui un capro espiatorio infliggendoli una condanna spropositata, forse una sentenza esemplare di carcere, fino a 70 anni, ammesso che venga autorizzata l'estradizione in USA per il processo. Il suo avvocato afferma che potrebbe finire nel carcere di Guantanamo Bay. Comunque i suoi sostenitori affermano che il renderlo un capro espiatorio non dissuaderà altri hacker dal momento che la maggioranza di loro si ritengono al sicuro dalla cattura.

L'accusa di aver perpetrato "the biggest military hack of all time" (la più grande intrusione su computer militari di tutti tempi) è contestata da McKinnon, che si autodescrive come uno "smanettone inetto" che sotto l'influenza della cannabis è entrato non distruttivamente in sistemi lasciati aperti e senza misure di sicurezza. L'ipotesi che si tratti della più grande intrusione si riferisce ad incidenti di hacking previamente documentati; tra questi uno del maggio 2001, quando uno o più hacker irruppero in un server del governo USA. che immagazzinava del software per satelliti ed operarono un furto di codice informatico. Le tracce avevano portato gli investigatori ad indagare un servizio di e-mail basato in Svezia, ma i colpevoli non vennero mai catturati.

Prima di questo evento, nel 1997, due teenager californiani ed un trio di hacker israeliani vennero arrestati per intrusione indebita dentro i server del Pentagono. L'hacker israeliano Ehud Tenenbaum, allora diciottenne, ed i suoi complici coetanei non vennero estradati, ma vennero legalmente indiziati dalle autorità locali. McKinnon ha anche dichiarato che in molte occasioni notò la contemporanea presenza di altri accessi illegali agli stessi sistemi e si difende suggerendo che non era la sola persona a commettere queste intrusioni. Per esempio il Pentagono ha dichiarato in passato di aver subito almeno 250.000 intrusioni e/o attacchi hacker e/o cracker in un solo anno.

L'udienza per l'estradizione di Gary McKinnon si è tenuta il 10 maggio 2006 alla Corte dei Magistrati di Bow Street. Il 4 luglio 2006 il segretario John Reid ha deciso di concedere l'estradizione "per crimini connessi all'hacking". Ad un'udienza del 12 aprile 2006 l'accusa ha presentato una nota non firmata della ambasciata statunitense, pretendendo di garantire che McKinnon non sarebbe stato processato secondo la Legge marziale statunitense(13 novembre 2001 - 66 Fed. Reg. 57,833 "Military Order"), che permette ai sospetti terroristi di essere processati dalla giustizia militare. Tuttavia, la difesa obiettò che la nota non era firmata e quindi non vincolante. La difesa chiamò come testimone Clive Stafford-Smith, un legale statunitense che difende gli internati di Guantanamo Bay. Stafford-Smith affermò che la nota non avrebbe evitato a McKinnon il trattamento da terrorista. Il caso fu aggiornato al 10 maggio. Secondo la legge inglese, Extradition Act 2003, per una richiesta di estradizione americana non è richiesta la presenza di prove alle accuse.

Il 30 luglio 2009 la Camera dei Lord ha dato il via libera all'estradizione negli Stati Uniti di Gary McKinnon.Tuttavia le condizioni di salute di McKinnon sembrano non essere buone. In seguito alle sue turbolente vicende giudiziarie, l'hacker ha subito nelle ultime settimane un crollo psicologico che lo avrebbe portato ad un distaccamento da se stesso e dal mondo esterno, il che metterebbe in dubbio l'ipotesi della sua estradizione negli Stati Uniti . Il 16 ottobre 2012 Theresa May, Sottosegretario di Stato per gli Affari Interni del Regno Unito, ha respinto la richiesta di estradizione avanzata dalle autorità statunitensi circa 10 anni fa. Alla base della decisione ci sono appunto le precarie condizioni fisiche del 46enne scozzese.

Queste storie, sia le dichiarazioni del senatore americano, che le interrogazioni da parte di membri del Parlamento europeo, che quella dell'hacker scozzese, sono volte tutte ad un unica domanda: c'è del vero dietro questa cortina d'ombra?

Certamente quello che non viene detto è quantitativamente e qualitativamente maggiori rispetto alle informazioni ufficiali rilasciate alla popolazione. Si pensi all'UE che grazie alla sua Commissione si permette di trincerarsi dietro l'argomento della sua incompentenza sull'argomento UFO, persino quando è uno stesso parlamentare europeo a chiedere informazioni. Si pensi a ciò che l'ex Presidente USA George W. Bush, nella sua idiozia politica e dialettica si permetteva di dire, cioè che gli USA volevano e pretendevano la supremazia nello spazio, dimenticandosi dei trattati internazionali, del diritto e soprattutto del sano buon senso. Che senso avrebbe porre in essere una politica di difesa del genere, a tutti gli effetti militare, se non si sa bene chi sia il nemico o l'offesa da cui difendersi? Sarebbero gli hacker che attenterebbero alla sicurezza del Paese? Non penso proprio. Piuttosto mi sorge il legittimo sospetto che sia il governo degli USA a nascondere qualcosa, ad attuare un programma sotterraneo, con fondi e criteri poco limpidi ai cittadini e contribuenti. L'ultima domanda che sorge spontanea è: se gli USA fanno di tutto per negare questo tipo di politica, perchè non rendere pubblici tutti i documenti inerenti l'argomento "politica nazionale spaziale" ed "UFO", così da dissipare ogni tipo di dietrologia e possibile ipotesi di complotto? A voi la risposta. 

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