Tra gas e bugie - Tra gas e bugie2

Perchè scrivo questo? Per il semplice fatto che come accadde in Egitto o Iraq, le dittature esistevano, ma esisteva anche una sorta di equilibrio, che da una parte veniva tenuto costante dai militari strettamente legati dai governi reggenti, in modo d'evitare qualsiasi tipo di contestazione, anche la più piccola, persino all'interno dello stesso partito di maggioranza. D'altra parte le opposizioni per timore di ritorsioni su stessi e sui propri familiari non si azzardavano a creare grossi problemi al governo. Si aggiunga che questi stati, in Egitto con gli USA ed in Siria con la Russia venivano finanziati largamente, specie per quel che concerne il settore militare. Con il crollo del muro di Berlino e la fine del comunismo, le porte del mercato libero furono aperte anche in Egitto ed in Siria. Per questo tali due stati incominciarono ad ottenere finanziamenti da altri stati, oltre a quelli principali, allargando la loro influenza, per quel che potevano. Tali finanziamenti riguardavano ovviamente anche il settore delle armi, e come si può ben capire la Siria, acquisto varie tipologie d'armamenti non solo dalla Russia, ma anche dalla Cina, dall'Europa e dagli stessi USA. Buffo quindi sentire al TG o sui giornali come qualche giorno fa, sia UE che USA abbiano posto in essere l'embargo di armi nei confronti della Siria. Come dire, ti ho venduto fino a ieri tutte le migliori armi ed oggi decido di non vendertele più, anche se puoi continuare a comprare quelle del mio vicino di casa (Russia e Cina) e perchè no (strizzata d'occhio maliziosa) anche le mie, attraverso un intermediario, in modo da poter aggirare le finte sanzioni che io agli occhi dei mie cittadini ti ho appiopiato.

Naturalmente gli israeliani come al loro solito sono sempre sul piede di guerra, basterebbe che qualcuno gli guarederebbe male e subito sarebbero pronti a chiamare un raid aereo su qualche gregge di pecore siriane perchè ritenute terroriste e dunque capace di causare instabilità all'interno d'Israele. La mia opione è che gli israeliani dovrebbero guardarsi allo specchio, a partire da come hanno creato il loro stato, da come abbiano in maniera reiterata violato qualsiasi norma e consuetudine del diritto internazionale, grazie ai loro bombardamenti fuori casa loro. Ricordiamoci l'Egitto, il Libano, Cipro, Turchia, Giordania, Siria, Iraq, Iran. Insomma, sembrerebbe che gli israeliani abbiano una qualche difficoltà di relazione con tutti i loro vicini. Sarà perchè sono mediorientali di origine araba? Mussulmani? O forse perchè ad eccezione dell'Egitto sono contrari alla polita espansionista degli USA? Uno sciocco direbbe coincidenze. 

Tornando al problema attuale siriano delle armi chimiche, la domanda che ci dovremmo porre, è non tanto se queste armi siano state usate o meno, perchè ormai vi è una conferma da parte da varie ong che operano sul luogo, che più di 3000 persone che sono state portate in vari ospedali siriani, presentavano gli stessi sintomi da intossicazione da gas. I morti sarebbero qualche centinaio. Inoltre sono stati avvistati alcuni uomini, soldati siriani, che indossavano maschere antigas. La domanda è dunque, chi è stato ad utilizzare queste armi? I soldati o i ribelli? è risaputo che diversi magazzini dell'esercito siriano siano stati saccheggiati dai ribelli, ed è facile dedurre come questi ultimi possano aver impiegato il gas contro i soldati(informati del saccheggio e dunque si spiega il perchè indossassero le maschere), ma che a causa del loro dilettantismo nell'utilizzo di armi di tal fatta (nonostante possibili spiegazioni di operatori di servizi USA e NATO, che sono già intervenuti in maniera passiva, fornendo armi e piani d'attacco) il gas si sia disperso anche nei confronti della popolazione civile. Oppure altra ipotesi ancora più sconcertante e che potrebbe invertire le posizioni in maniera inequivocabile è che operatori NATO abbiano volutamente ordinato ai ribelli di usare il gas contro la popolazione civile, in modo d'alimentare il sospetto nella comunità internazionale che siano stati proprio i soldati di Bashad al-Asad ad averlo usato, dunquei giustificare un vero e prprio intervento armato agli occhi dell'ONU.

Siria1

Ad oggi le posizioni delle grandi potenze sono queste: USA ed Inghilterra, Turchia e Francia sarebbero favorevoli ad un intervento armato, anche senza l'autorizzazione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU che sicuramente, grazie al veto di Cina e Russia voterebbe in maniera sfavorevole. Da notare che in Europa, solo la Germania si è espressa in maniera esplicita contro l'intervento, mentre è notizia di poche ore fa che il nostro ministro degli esteri Emma Bonino, da buona radicale, ha mantenuto una certa ambiguità, affermando in conferenza stampa che l'Italia è contraria all'intervento armato contro la Siria, dato però che non vi è alcun documento ufficiale di via libera o autorizzazione da parte dell'ONU. Insomma, bombardiamo solo se abbiamo un foglio con su scritto che possiamo sganciare bombe e sentire di nuovo quel bell'odore di benzina la mattina che tanto piace ai nostri finiti pacifisti del governo.

Ambigua anche la posizione dell'UE che una volta ricevuta l'informativa di violazioni dei diritti umani in Siria da parte di ambedue le fazioni, soldati e ribelli, abbia deciso di riunire il Consiglio solo dopo una settimana dal fatto. Ed è comunque inutile che la Bonino si giustifichi dietro queste formalità, perchè ricordiamoci bene che i radicali votarono ogni singolo intervento militare italiano a partire dal Kosovo, Afghanista, Iraq, Mali, Libia e via discorrendo. Se la Bonino è famosa per i negoziati, di certo questi non sono mai andati a buon fine, forse perchè mai incominciati? Permettemi questo dubbio, perchè sincermente che io ricordi, non penso che la Bonino in questi 20 anni abbia mai esplicitato il valore dell'art 10 della Costituzione, ovvero che l'Italia ripudia la guerra e che agirà in tale maniera solo per difendere i propri confini e la solidità del proprio Stato. Come se i talebani, Hussein o Gheddafi fossero stati capaci di attentare al nostro paese. 

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