Nella mia ora di libertà - Nella mia ora di libertà 3

Detto questo, torniamo al discorso da cui siamo partiti: amnistia ed indulto. Sono stati usati spesso, in particolare l'indulto, ma non sono serviti a nulla, perché incentrati secondo una logica opportunista, elettorale di breve durata. Che significa? Significa che se prendessimo in considerazione l'ultimo indulto del 2006, vedremmo come nel 2005 la popolazione penitenziaria italiana si attesta a quota 62 mila, nel 2006 con l'indulto scese a 34 mila, ma l'anno immediatamente successivo non solo raggiunse nuovamente i 62 mila del 2005, ma li superò di 2000 unità. A dimostrazione che usare solo dei provvedimenti di clemenza generale, senza affiancarvi alcun tipo d'intervento strutturale sulle cause del sovraffollamento che ho descritto in precedenza, non porta ad alcun tipo di risultato nel medio-lungo termine. La logica elettorale confida nella breve memoria degli elettori e della buona fede del legislatore impegnato nella campagna elettorale per ottenere più voti. D'altra parte esiste anche il legislatore che usa la paura del criminale in carcere per promulgare leggi assurde come il reato di clandestinità, introdotta da Maroni apportando una modifica alla Bossi-Fini emanata qualche tempo prima. L'unico mezzo per cui ci si può difendere da queste logiche senza scrupoli, che investono la vita di migliaia di detenuti in carcere e milioni di elettori, colpevoli e vittime di essere disinformati, è conoscere la realtà dei fatti attraverso dati oggettivi.

Infine, bisogne evidenziare il fenomeno del turn-over, dove persone indigenti, in costante aumento, molti italiani e non sono stranieri, commettono piccoli reati spontaneamente per poter sopravvivere, ma in particolare durante i mesi autunnali, in modo che le esigue pene che gli vengono impartite (4-6 mesi) possano permettergli di trascorrere i mesi invernali e più freddi all'interno di un carcere, avendo vitto ed alloggio gratuito. Persone quindi che non sono appartanenti al mondo criminale o delinquenziale, ma che a causa della crisi economica hanno perso lavoro e casa, non hanno altro che entrare in carcere per poter sopravvivere. Un fenomeno drammatico e triste che ci permemmete di capire come la situazione delle carceri sia peggiore rispetto a quella che viene descritta dai media. Auspicherei che la ministra dell'istruzione Carrozza, possa emanare un decreto con il quale ciascun studente dalle elementari all'università, almeno una volta nella propria vita, possa visitare un carcere italiano, in modo da sensibilizzare l'opinione pubblica e far comprendere la necessità di un'intervento strutturale urgente che sia concreto ed efficace.

Concludo dicendo che se la discussione politica del PD e del PDL è incentrata solamente  sull'amnistia e l'indulto per o contro Berlusconi, allora cari miei lettori non lasciatevi ingannare, perché in Parlamento ci sono circa una 50ina di altri indagati tra i vari partiti di maggioranza che vorrebbero un provvedimento di clemenza per salvarsi dal carcere. Non solo Berlusconi ne gioverebbe, ma anche tutti gli altri, anche fuori dal Parlamento, considerando parenti, amici, ecc dei vari parlamentari. Nascondersi dietro la richiesta in buona fede di Napolitano sulla risoluzione del problema del sovraffollamento non è un bel gesto, anche perché considerando lo scadere (maggio 2014) inesorabile della sentenza pilota Torreggiani della Corte europea, se il problema non venisse risolto entro quel limite, l'Italia sarà costretta al pagamento di 41 milioni di euro come cifra di risarcimento danno ai detenuti, e tanto per cambiare saremmo nuovamente noi a pagare con chissà qualche nuova tassa o accisa sulla benzina. Informatevi per piacere e mobilitatevi.

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