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Silvia Vavolo presenta il suo nuovo singolo Sara e Francesca, bellissima storia d’amore tra due donne. [Clicca qui per acquistare il brano su iTunes - Traccia n°11 della compilation Area Sanremo 2013].
Ringraziamo Silvia per averci voluto raccontare un po’ il percorso di questa canzone e del relativo video.
Silvia: Sara e Francesca è una canzone che è nata 2 anni fa. E’ un brano che ho sentito subito importante e infatti prima di farlo uscire è passato diverso tempo.
La produzione artistica è stata affidata a Diego Calvetti (produttore e arrangiatore di molti artisti importanti, tra cui Noemi, Patty Pravo, Gianni Morandi, ecc). Nel 2013 ho partecipato ad Area Sanremo, entrando tra i primi 40 scelti e 11° alla finalissima. Forse il Festival non era pronto ad un brano così? Non so… comunque sia è stato scelto nella compilation di Area Sanremo 2013 ed è stato uno dei brani più scaricati su Itunes. Da qui la partecipazione al Premio Lunezia 2014 che mi ha visto 2° classificata.
Ovviamente Sara e Francesca fa parte di un progetto più ampio, di un disco a cui sto lavorando da un po’… perché voglio che sia un disco che mi rispecchi totalmente. E per fare un disco così ci vuole tempo. Tempo di scegliere i brani giusti, di scegliere le collaborazioni in linea con il mio pensiero… tempo per dedicarsi a pieno a quello che secondo me sarà la mia prossima fotografia artistica.
Il soggetto del video è un’idea mia, nasce dall’intento di simboleggiare l’incontro di Sara e Francesca attraverso un ballo: il tango. Ballo che non è stato scelto a caso. Mi frullava in testa da tempo e così una sera sono andata ad assistere ad una milonga, rimanendone incantata.
Il tango è un ballo che ha radici lontane, legato alle tradizioni, in cui è molto marcata la definizione dei ruoli e dei passi (uomo/donna): sta a l’uomo invitare la donna a ballare e mai il contrario. Ci sono regole ben precise. Una cosa che mi ha affascinato tantissimo è il momento della “mirada”. E’ lo scambio di sguardi che avviene tra l’uomo e la donna. L’uomo guarda una donna e cerca di incontrare il suo sguardo per invitarla a ballare. Se la donna ricambia questo sguardo, l’uomo capisce che vuole ballare con lui. Così, si alza e la invita. Il tutto senza dirsi una parola.
Ecco che allora mi è venuta in mente la “mirada” tra Sara e Francesca! Anche loro si incontrano in una milonga e dopo la “mirada” iniziano a ballare insieme. Ecco la rottura degli schemi. Sara non esita ad invitare Francesca a ballare davanti a tutti. La sensualità del tango, la freschezza dei gesti e la loro naturalezza prendono il sopravvento su tutto il resto… Non esistono più ruoli, non esistono più schemi… esistono solo loro e il loro amore.
E’ un messaggio chiaro: nella vita si sceglie di ballare con chi ci pare!
Così come alla fine del video. Quando la musica finisce in una milonga, i ballerini si staccano subito e ognuno torna al proprio posto. Sara e Francesca invece rimangono abbracciate, si guardano e vanno via mano nella mano.
Il soggetto del video è stato ispirato dal Queer Tango, tango argentino ballato da due persone dello stesso sesso in cui i ruoli e i passi si scambiano. La prima milonga di queer tango è stata organizzata in Germania nel 2001. Nel brano Sara e Francesca sognano di andare a Berlino per potersi sposare e nello stesso anno in Argentina nasce il primo Festival Internazionale di Queer Tango.
Nel video canto a Milano da una bellissima terrazza che abbiamo trovato per l’occasione. Mi piaceva l’idea di cantare guardando la città…
Un particolare rilevante: nel videoclip ho un bodypainting dipinto da me stessa sul braccio. Questa cosa nata un po’ per gioco è diventata importante nel mio look.
Per il Premio Lunezia mi ero fatta dipingere un disegno molto bello fatto da un’artista fiorentina mia amica che si chiama Sara Franci (in arte FRENK) e da qui mi è ritornata voglia di dipingere (ho fatto il Liceo Artistico). Così nel video mi sono dipinta il braccio sinistro (ovviamente per dipingermi da sola non potevo farlo sul destro!) e ho fatto una tastiera di pianoforte. Nel video faccio finta di suonarci sopra…
Perché il bodypainting? Perché non è un vestito che tutti si possono comprare… E’ qualcosa di unico che esiste solo in quel momento e che “mi veste” in modo originale e soprattutto “artistico”.
Il video è stato prodotto dalla Cribari Film di Figline Valdarno (Firenze) e vede la regia di Domenico Costanzo e Daniele Cribari.
Sito ufficiale:
http://www.silviavavolo.it