La "fissazione" dei piccoli

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Quando anni fa Calimero, il piccolo pulcino tutto nero, gridava con la sua voce stridula il suo disappunto perchè era piccolo e nero a tutti noi faceva tenerezza. Oggi questo pulcino però è con gli occhi a mandorla ed è armato fino ai denti e minaccia di usare l'atomica.

Kim Jong-un, il dittatore nordcoreano il 4 aprile 2013 ha dichiarato guerra agli USA, minacciando di lanciare testate nucleari contro il suo più acerrimo nemico, nel nome di una pretesa libertà nazionale che dovrebbe essere messa a repentaglio proprio dagli americani. Da dove deriva tutto questo odio e questa follia?

Per capire questo, dobbiamo fare un brevissimo escursus storico, parlando di guerra di Corea. La guerra di Corea fu un evento bellico verificatosi nella penisola coreana dal 1950 al 1953 che determinò una delle fasi più acute della guerra fredda, durante la quale il mondo rimase con il fiato sospeso, temendo lo scoppio di un nuovo conflitto mondiale con l'uso delle bombe nucleari, già sperimentate durante la seconda guerra mondiale a Hiroshima e Nagasaki. La guerra di Corea scoppiò nel 1950 a causa dell'invasione della Corea del Sud da parte dell'esercito nord-coreano. L'invasione determinò una rapida risposta dell'ONU: su mandato ONU, gli Stati Uniti, affiancati da altri 17 paesi, intervennero militarmente nel tentativo di liberare il paese occupato e, alla fine, rovesciare il governo nordcoreano. Ci furono in tutto quasi 3 milioni di morti tra militari e civili.

Non vi annoierò con lo svolgimento di tutto il conflitto militare, che è stato molto complesso e fatto da numerose azioni, non degne da ambedue le parti. Insomma una guerra nel vero senso della parola. Dobbiamo considerare che in quell'epoca nasceva dopo la seconda guerra mondiale, la guerra fredda, fatta di silenzi spiati, azioni locali(come in Vietnam) militari, politiche di pressione e spesso portate all'esasperazione più per orgoglio dai due blocchi(quello occidentale e quello sovietico) che per un vero intento di equilibrio per il pianeta. La Corea non era altro che l'inizio ed una delle molte pedine nello scacchiere internazionale. 

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La fine degli scambi commerciali con l'Unione Sovietica nel 1991 ha influenzato negativamente l'economia del paese. Il PIL pro-capite è sceso di circa 1/3 tra il 1990 e il 2002. Solo negli ultimi anni si nota una leggera ripresa, legata soprattutto all'aumento della cooperazione economia coreana. Il Paese continua però a soffrire di problemi cronici di scarsità di cibo e malnutrizione. Nel 2006 si è registrato il tredicesimo anno di carestia, dovuta a problemi strutturali quali la mancanza di terre coltivabili, la scarsità di trattori e carburante e la pratica dell'agricoltura collettiva. Insomma, la Corea del Nord non dispone di particolari materie prime in grado di dar vita un'economia florida ed indipendente, a differenza della sua antitesi meridionale dove è vigoroso il mercato elettronico e di alta tecnologia, grazie anche agli aiuti degli USA.

Una inferiorità tecnologica, economica, politica, hanno creato un mix perverso nell'elite che governa la Nord Corea, che più volte ha dovuto escogitare la carta del "pericolo americano" per richiedere sovvenzioni e finanziamenti da parte di Russia e Cina. Quando però questi sono venute meno, la crisi si è protratta fino ad oggi. Noi tutto sappiamo quale sia l'alternativa per un paese in crisi che si trova ad un passo dal baratro più totale: o accetta di far parte di quel sistema economico tanto osteggiato e ne chiede aiuto, oppure ne dichiara guerra. Un esempio vicino a noi, fu quello della Francia rivoluzionaria che sobbarcata di enormi debiti(3 volte la ricchezza prodotta) incominciò una guerra in Europa, che venne proseguita a fasi alterne da Napoleone stesso. Altri esempi furono la prima Germania, quella di Weimar durante il primo conflitto mondiale.

Insomma nulla di strano anche in questo caso. Anche Kim Jong-un, basso e un po con i nervi a fiord di pelle, come Napoleone, tenta il tutto e per tutto, tuttavia questo giovane orientale non era lo stratega e genio militare che era il francese(che non mi è mai stato simpatico dato i milioni di morti che ha procurato, ma che stimo in quanto a strategia). Altra differenza sostanziale è il pericolo dell'atomica. In questi giorni si è discusso se la Corea del Nord potesse avere o meno questa tipologia di armi, ed i dubbi sollevati sono stati molteplici, a partire dal fatto che il paese in questione non avrebbe nè il personale, nè la tecnologia per poterne costruire una. Ammettiamo che tuttavia vi sia riuscita, oppure che l'abbia comperata in modi più o meno a noi nascosti, avrebbe il coraggio di adoperarla? E se si, a quale scopo?


Gli scenari che si possono ipotizzare sono a mio avviso questi:

1) La Corea del Nord lancia una testata contro le basi militari USA del Pacifico(non colpirebbe mai la Corea del Sud con siffate armi, perchè verrebbe investita dallo scoppio); questa potrebbe essere facilmente intercettata sia dalle marine coreane meridionali, giapponesi, che americane, e non raggiungerebbe il bersaglio, ma esploderebbe in volo ad una distanza di sicurezza dalla superficie terrestre. Nel caso ipotetico che l'obbiettivo venga colpito, gli USA azionerebbero l'allarme rosso, il codice di sicurezza più alto, alchè la situazione si farebbe incandescente, in quanto userebbero qualsiasi mezzo a loro disposizione per annientare i coreani. è ipotizzabile un conflitto su più fronti, prima un bombardamento d'aria, con avanzamento di terra dal confine meridionale, sbarco su entrambe le coste, paracadutisti dal nord, per accerchiare la capitale e formare una tenaglia. Nel frattempo però vi sarebbero la Cina e la Russia. Che cosa potrebbero fare? La Cina si affiancherebbe ai nordcoreani nel conflitto, ed allora gli americani sarebbero costretti a rinforzare le difese giapponesi, australiane, e sud coreane. La Russia rimane l'icognita per eccellenza, perchè l'ultima cosa che vorrebbe sarebbe un conflitto armato, dunque lasciamola sospesa.

2)In tutta questa situazione l'Europa che fa? Di sicuro non si preoccuperebbe ancora di spread ed economia, ma inizierebbe a schierarsi apertamente con gli USA, ma con divisioni al suo interno, dove è ipotizzabile una frattura creata da due stati, cioè Germania da una parte, mentre dall'altra i francesi. I primi per evitare il conflitto, i secondi per portarlo avanti. Vi sarebbero poi alcuni paesi come l'Italia, dove è ipotizzabile che si asterrebbero dal conflitto, per evitare ripercussioni interne. La Russia nel caso di entrata in guerra di Gran Bretagna e Francia dovrebbe per forza accostars alla Cina, ed a quel punto la Germania si troverebbe in mezzo a due fucili puntati, il che porterebbe alla sua entrata in guerra. 

3)Il resto del mondo? L'India è facile che si affiancherebbe alla Cina, l'Africa resterebbe a guardare e rimarrebbe una sostanziale terra di nessuno, una no-man-land, l'Australia starebbe accanto agli USA, così come la Nuova Zelanda ed il Sud Africa ed il Canada. Rimane unicamente l'unica terra di pace di questa terra, l'America Meridionale, dove vi sarebbe un fronte compatto ed indistruttibile di NO alla guerra, una sorta di terra promessa, che grazie ai due oceani risentirebbe meno del conflitto.

1984 Orwell arrows

Uno scenario apocalittico, che potrebbe rimanere un ipotesi(speriamo), che assomiglierebbe molto a ciò che Orwell immaginò in 1984. D'altrone rimarrebbe la carta della diplomazia, e quella dell'azione fugace di truppe scelte che potrebbe far "zittire" il giovane pazzo orientale. Personalmente non credo che la terza guerra mondiale possa iniziare così, ma credo che se dovesse accadere, dovrebbe accadere in zone più strategiche, come il Medio Oriente, ad esempio in Iran, il bacino petrolifero più importante del globo. Dubito seriamente che gli USA e la Cina si possano scannare a vicenda per una piccola striscia di terra che non ha nulla da offrire. Certo è che se questo fosse solo il pretesto per una più ampia guerra, allora gli scenari ipotizzati potrebbero essere più probabili di quello che si possa accadere.

Papa Francesco4

Non ci rimane che affidarci alla terra dell'America Meridionale che in questi ultimi 20 anni ha dato molti frutti: pace, amore, solidarietà, umanità...e persino il primo Papa americano della storia.

 

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