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    Venerdì, 25 Gennaio 2013 17:11

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  • Atlantide, tra mito e realtà.

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    Mercoledì, 23 Gennaio 2013 19:19

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  • Le ombre dello spazio USA

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    Mercoledì, 08 Maggio 2013 18:23

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    Giovedì, 24 Gennaio 2013 18:38

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    Giovedì, 28 Febbraio 2013 21:15

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    Domenica, 09 Giugno 2013 16:54

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    Domenica, 24 Marzo 2013 17:59

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    Venerdì, 15 Marzo 2013 13:37

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  • Lemuria: tra giganti e miti

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    Sabato, 21 Settembre 2013 12:38

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  • L'esperimento di Philadelphia

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    Sabato, 11 Maggio 2013 13:43

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Il caso Amicizia - Il caso Amicizia2

«Gli Amici definiscono se stessi come non già appartenenti al mondo dello Spirito, ma come coloro che "vengono subito dopo il mondo dello Spirito". Oppure, si autodefiniscono come i "preannunciatori del mondo dello Spirito". Essi si pongono insomma come intermedi fra noi e il mondo dello Spirito. Rispetto alla scienza e tecnologia degli altri popoli extraterrestri, quella degli Amici è del tutto particolare e diversa, perché è ricalcata sulle leggi del mondo dello Spirito. Si tratta di una scienza e tecnologia incommensurabile con la nostra, anche con gli aspetti più innovativi della nostra fisica quantistica; ma essi dispongono anche di un'altra scienza e tecnologia, più comune, che in parte hanno tentato di condividere con noi, soprattutto nel campo dell'elettromagnetismo. Ma ciò ha scatenato in noi soprattutto desideri di avidità, possesso, competizione e onnipotenza, il che li ha indotti a ritrarsi da questo progetto di condivisione».

«Gli Amici hanno vinto una grande guerra nell'Universo contro i popoli del Male, ma la partita da giocare sulla Terra è ancora del tutto aperta. Le menti di noi terrestri del gruppo, legati per sempre agli Amici da un antico patto, e le menti dei terrestri cui ci rivolgiamo, come sto facendo adesso, sono coinvolte in questa guerra, che si svolge anche nelle nostre sfere più intime e inconsapevoli, e questo rende tutto assai difficile, al limite della indicibilità. La razionalità è assolutamente necessaria, ma non è sufficiente per dar conto di fenomeni, interazioni e conseguenze che vanno al di là di tutto ciò cui la società e la conoscenza-scienza ci hanno abituato e condizionato. In realtà, la razionalità necessaria per affrontare questa vicenda e le sue implicazioni è enormemente più ricca e complessa di quella abitualmente utilizzata dai nostri scienziati e anche dai sistemi filosofici come il buddismo con la sua legge di causa-effetto, che costituisce solo un tassello di una spiegazione complessiva enormemente più complessa ed articolata».

«I cosiddetti "insegnamenti" degli Amici non sono ancora stati divulgati, e consentono di affrontare con una nuova consapevolezza questa intricatissima matassa concettuale ed esperienziale. Alla base degli insegnamenti degli Amici c'è la TRASCENDENZA di quello che anche noi chiamiamo Dio, e che non va confuso con l'Anima dell'Universo di cui ho parlato prima. Siamo qui all'opposto del panteismo, ma qui mi devo fermare, anche se questo è il punto più importante in assoluto e il motivo principale della presenza degli Amici fra noi, secondo le loro stesse parole».

«La foto qui presentata, scattata con una Polaroid negli anni '60, rappresenta l'aspetto fondamentale del rapporto fra il nostro gruppo e gli Amici: la foto ritrae la proiezione del corpo sottile di un gigante, e la cosa importante è la messa in evidenza della zona del cuore come parte centrale, cioè l'Amore come la cosa principale negli esseri umani, terrestri o extra-terrestri».

Amicizia1«Si chiama UREDDA, in una delle lingue degli Amici, l'energia prodotta dall'Amore fra le persone, in particolare fra gli Amici e il nostro gruppo, in seguito ad un patto fra loro e noi e a tanti eventi che ci hanno unito. Grazie a particolari strumentazioni che lavorano sui piani sottili (vi sono decine di piani sottili), l'UREDDA viene trasformata dagli Amici in altre energie e oggetti, persino nell'ossigeno che essi respirano nelle loro basi sotto la terra e il mare. In mancanza di UREDDA, gli Amici, resisi volutamente vulnerabili per Amore, periscono. Inoltre, gli Amici si erano volutamente resi dipendenti dagli aiuti materiali (cibo, soprattutto frutta e ortaggi) che noi gli procuravamo. Ciò avveniva mediante smaterializzazioni guidate a distanza, cui ho personalmente assistito e partecipato moltissime volte, nell'arco degli anni. Li chiamavamo i "prelievi" degli Amici, anche tonnellate di cibo alla volta, che si smaterializzavano a un metro dai nostri occhi, e immediatamente si rimaterializzavano nelle basi degli Amici. In altri casi, con lo stesso sistema gli Amici ci inviavano degli oggetti, piccoli o grandi, che si materializzavano sotto i nostri occhi».

«L'UREDDA è una energia, ma gli Amici non sono gli adoratori dell'Energia, come altri popoli. Essi seguono l'Amore, che è la fonte anche delle energie buone come l'UREDDA, ma è esso stesso al di là di ogni energia. Gli Amici, per poter stare qui con noi, hanno dovuto accettare la legge del Tempo e soprattutto la legge dell'Avere, che regolano il destino del nostro pianeta. Ignorare, o non comprendere fino in fondo LA VOLONTARIA AMOREVOLE DIPENDENZA DEGLI AMICI DALLA LEGGE DELL'AVERE, e in definitiva dai nostri pensieri e dalle nostre azioni, impedisce di cogliere il vero significato della "storia" per quel che essa è stata. E impedisce di essere preparati se essa si ripresenterà, forse in forma allargata».

«Oggi, i nuovi paradigmi cosiddetti "post-moderni" della conoscenza terrestre, aggiungendosi ai paradossi della fisica quantistica, aprono le menti verso il riconoscimento del fatto che la realtà non è quella che appare, o non solo quella che appare; e l'idea che possiamo essere come dei bambini che giocano in una stanza, ignari di tutto ci#1613; che avviene intorno a loro, e persino ignari di tutti gli altri contenuti della stanza, al di là dei giocattoli, può oggi non apparire assurda come in passato. Tuttavia, la vera accettazione (non solo a livello ludico o virtuale, ma a livello di reale consapevolezza) del mondo extraterrestre fra noi rappresenta una rivoluzione antropologica e conoscitiva ancora sconvolgente, molto più della rivoluzione copernicana. Solo a titolo d'esempio, la Terra in passato (centinaia di milioni di anni fa) ha conosciuto altre sei civiltà evolute anche più della nostra, che si sono estinte per colpa. Questa fine minaccia anche noi oggi. Gli Amici non vorrebbero che si ripetesse ancora una volta il nostro passato auto-distruttivo, cui essi hanno assistito con dolore. Possono aiutarci, e lo fanno, ma all'interno di vincoli e condizioni imposte dai piani sottili della Terra e del nostro Universo. Vincoli e condizioni di cui tutti noi ignoriamo l'esistenza».

«La complessità delle variabili in gioco, rispetto allo svelamento, è tale che neppure gli Amici hanno fatto "profezie" su di esso. Circa il 2012, di cui si parla tanto, io non li ho mai sentiti parlare. Invece, hanno detto che sarebbero ritornati. E' vero che quelli come me (ormai pochissimi rimasti) hanno sottoscritto un patto particolare con loro, un solenne giuramento di fedeltà reciproca, anche se ormai sono passati moltissimi anni. Ma per il momento io non so se e quando torneranno, o forse sono già tornati e sono già all'opera con altri terrestri in qualche parte del mondo. Non so se mi contatteranno. Non credo, penso che dire queste cose che oggi comincio a dire a Nikola Duper sia il mio unico compito, come del resto mi dissero gli Amici stessi tanto tempo fa».

«Alla fine degli anni '40 gli Amici offrirono una collaborazione ai vertici dell'Amministrazione USA, ma in cambio chiedevano l'abbandono del programma di armamento nucleare. Ma la loro offerta e richiesta vennero respinte, e altri popoli extraterrestri hanno collaborato con gli USA e altre potenze; i risultati sono stati del tutto negativi, e pesano tuttora sul nostro destino collettivo. Uno dei motivi che ritardano lo svelamento (ma la questione è assai intricata, e si tratta veramente di uno solo dei motivi) è che gli USA dovrebbero assumersi, davanti all'intero pianeta, la responsabilità di aver rifiutato una collaborazione buona e di averne attivata un'altra non buona, o pessima, basandosi esclusivamente su considerazioni di potere e dominio, mentendo ai cittadini e praticando l'occultamento ("cover-up") per decenni».

«A seguito del rifiuto politico-militare americano, gli Amici hanno portato avanti la strategia dei contatti riservati con piccoli gruppi di terrestri, cercando di valorizzare la qualità dei rapporti umani personali, dell'Amore e dell'UREDDA, rispetto alla quantità e alla visibilità. Tuttavia, neppure questi contatti qualitativi hanno dato i frutti sperati, per cui oggi si deve ricominciare. Con gli Amici, comunque, non vi è mai una sconfitta definitiva, perché le loro risorse sono veramente straordinarie. Quando gli Amici perdono una battaglia, è perché l'abbiamo persa noi, e loro, assoggettandosi alle leggi dei nostri piani sottili, devono perderla con noi, e pagare con noi e per noi. La mancanza di UREDDA nei loro confronti, da parte nostra, ha provocato nel novembre 1978 la morte di molti Amici e la loro provvisoria sconfitta -da loro prevista e messa in conto- da parte del popolo nemico, chiamato CTR, ma tutto ci#1613; è ancora reversibile».

«La vicenda degli Amici con noi è uno straordinario dramma nascosto, con risvolti imprevedibili. Imprevedibili in parte anche per loro, stante l'incredibile complessità delle variabili in gioco, se così vogliamo chiamarle, e l'imponderabilità delle libere scelte. Gli Amici rispettano infinitamente la volontà delle persone. Collaboratori terrestri degli Amici e collaboratori terrestri di popoli nemici degli Amici (e quindi nemici nostri) sono silenziosamente in lotta fra di loro ogni giorno. I nemici stanno tentando una conquista molto graduale e apparentemente indolore del pianeta, lavorando soprattutto sulle menti. Purtroppo, non è fantascienza. Magari lo fosse. Purtroppo, non è paranoia. Magari lo fosse».

«Tuttavia, solo accennare a queste cose induce allo screditamento di chi le dice, e questa è una potente arma in mano a chi vuole il nostro male. I condizionamenti mentali e sociali in questo ambito sono potentissimi. E' facile screditare chiunque, quale che sia il suo ruolo sociale o culturale, se vi sono forti motivi per farlo. Chi ha avuto esperienze segretissime come questa con gli Amici, e poi è riuscito, malgrado ciò sia inusuale e "strano", ad occupare un ruolo importante nella società e ad essere rispettato come persona affidabile, teme di essere screditato, se rivela il suo segreto; e teme, soprattutto, che la rivelazione screditerà anche il segreto stesso. Egli sa che quei condizionamenti saranno comunque più forti del suo ruolo e della considerazione da lui conseguita in un'intera vita. Così, egli tace, mentre parlerebbe solo per dire la verità, e non volendo altro per sé. Invece altri, che non sanno o non vogliono dire la verità, e che non rischiano di essere screditati, perché non hanno nulla da screditare, parlano per scopi di protagonismo o di lucro. Questo, oggi, è vero in tutti i Paesi, e viene utilizzato a fondo da tutte le persone e le istituzioni che non vogliono lo svelamento. Di fatto, la gente tende a non credere "veramente" (o "finge con se stessa" di credere) alle "rivelazioni"; o, al massimo, "sospende il giudizio", sapendo che esse provengono da persone che agiscono a scopo di protagonismo o di lucro, e che non temono lo screditamento».

«Cercherò di fornire al più presto un'esposizione sistematica articolata in punti. Lo scenario totale è estremamente complesso, perché include anche la presenza e le attività fra noi degli altri popoli extraterrestri, ma considerare questo scenario nella prospettiva offertaci dagli Amici consente di avere almeno un filo rosso e un senso generale. Questo è possibile perché la prospettiva degli Amici è una prospettiva privilegiata, a causa del loro rapporto del tutto particolare con i piani sottili e con l'Anima dell'Universo. Visto da altre prospettive, lo scenario è non solo troppo complesso, ma è addirittura indecifrabile e, in definitiva, disperante».

Chiaramente quest'intervista offre molti punti di riflessioni, grazie anche ad elementi che su questi sito abbiamo potuto descrivere precedentemente. In particolare, il fatto che gli USA adoperassero il cover-up per ragioni meramente di politica rivolte al dominio del pianeta è sotto gli occhi di tutti. Anche l'incontro con le civiltà aliene e gli USA, la loro richiesta di smantellamento nucleare e il conseguente diniego sono stati elementi ampiamente discussi tra gli esperti dell'ambito ufologico. Certo è che anche altri paesi hanno avuto un ruolo significativo durante il processo iniziale di cover-up, specie nell'ambito europeo, ma non solo. Aggiungo che le famose tecnologie di inzio seconda metà del 900', a partire dall'avvento dei microchip e di altre tecnologie affini, sono frutto di operazioni di altre tecnologie. Infatti, per chi sapesse di un po di storia, lo sbalzo tecnologico che c'è stato durante la seconda guerra mondiale e l'immediato dopo guerra è a dir poco sbalorditivo. In termini di tempo si potrebbe quantificare come un passo di almeno 5-6 secoli sotto il profilo tecnologico. Insomma, il giorno prima andavamo a piedi ed in carrozza, ed il giorno dopo miravamo ad andare sulla Luna. Capite bene di che genere di progresso sbalorditivo sto parlando.

Inoltre, c'è da rammentarsi che tra gli anni 50 e la fine del 900' ci sono stati così tanti eventi sotto il profilo ufologico che è molto probabile attestare con una certo margine di sicurezza che il caso Amicizia non sia una bufala, ma che anzi possa essere considerato forse il primo e più celebre episodio di rapporto costruttivo tra il genere umano e quello extratterrestre. L'unico dubbio che potrei sollevare è il fatto che lo stesso Breccia ribadisce che gli stessi Amici non gli abbiano detto tutto, forse a mio parere per un meccanismo di protezione nei confronti degli uomini, visto ciò che accadde durante il loro primo incontro con gli USA. Un'altra informazione importantissima, è che seguendo il discorso dell'estinzione delle civiltà, sulla Terra vi sarebbero state altre sei civiltà come la nostra o persino più avanzate, ma che si sono estinte per colpa loro. Dunque il monito che gli E.T. avrebbero cercato di fare agli uomini del caso Amicizia è di non fare gli stessi errori precedenti, percorrendo strade differenti, come l'amore o la pace seguendo quello che chiamano la TRASCENDENZA, evitando dunque di cadere rovinosamente su se stessi, perendo.

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