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Gli gnomi

Gnomo4

Fin da piccolo sono sempre stato affascinato da piccole creature che venivano spesso citate nelle fiabe e nelle favole della mia infanzia: gli gnomi.

 

Quando usiamo il termine "gnomo", dobbiamo sapere che secoli fa veniva usato nell'ambito dell'alchimia per indicare uno spirito ctonio. Ctonio è un personaggio della mitologia greca, uno dei dodici figli di Egitto e della ninfa Caliadne. Sposò Brice, una delle dodici figlie di Danao e della ninfa Polisso, dalla quale venne assassinato la prima notte di nozze. Il termine con il passare dei secoli assunse un diverso significato, molto più simile a quello che era in origine e che ancora oggi nell'ambiente fantasy viene inteso.

Lo gnomo che intendiamo oggi infatti è il classico ometto di basta statura, vecchietto dalla lunga barba bianca, alto non più di cinquanta centimetri, grassottelli, con il viso rubicondo dal colorito roseo, estremamente longevo(si dice che vivrebbero fino a cinquecento anni) e dotati di una saggezza eccezionale. Gli gnomi, secondo la tradizione, vestono di solito abiti di colore rosso acceso, portano in testa un cappello di panno a forma di cono, o anche floscio secondo il grado gerarchico rivestito in seno alla singola loro comunità, di colore simile , oppure blu scuro o marrone. Vivono principalmente nelle grandi buche della terra e tra le radici degli alberi, comunque sempre nelle grandi foreste semi inesplorate dall'uomo. Alcuni racconti nordici hanno parlato di una specie di gnomi che hanno costruito i propri villaggi sui rami dei grandi abeti e delle splendide betulle. Sono esseri molto riservati e come tali sfuggono ad ogni contatto con gli uomini tuttavia spesso li aiutano, nell'ombra, nelle vicissitudini della vita quotidiana.

Gnomo

Altre volte, per testimoniare la loro reale esistenza, si renderebbero visibili solo ad alcune persone che potrebbero in vari modi divulgare la loro norma di vita, la loro saggezza. Si dice che siano governati da molti capi, che rispondono del loro operato ad un Re supremo la cui reggia ha sede in una misteriosa località della Finlandia. Amministrano la giustizia attraverso duchi, conti e marchesi e il prestigio sociale ricoperto dal singolo gnomo in seno alla comunità è proporzionato alla grandezza della pancia che possiede. Questo tipo d'amministrazione ci fa capire come gli gnomi fossero strettamente legati alla cultura medioevale, specie quella Nord-europea.

Degli gnomi si dicono molte cose e spesso si rischia di cadere in errore, confondendoli con altre creature. La tradizione norrena ci indica gli gnomi, come degli esseri legati alla natura, che vivono a stretto contatto con gli alberi e gli animali dei boschi e delle foreste, comprendendone il linguaggio e trattandoli con profondo rispetto e devozione. Avrebbero una vasta conoscenza, ma che difficilmente condividerebbero con altre creature e uomini, in quanto sono molto schivi e riservati; alcuni di essi, i più intraprendenti, raccontano le leggende che sarebbero disposti a donare regali prestigiosi e ricchissimi, ma a patto che la persona riesca a risolvere difficoltose prove, specie di carattere logico ed enigmatico, come gli indovinelli. Spesso confusi con i nani, che sono più alti di loro, perchè dimorerebbero anche loro sotto terra, all'interno di piccole grotte o cavità costruite da loro. Confusi anche con i troll( e tal volta ancora con i nani, in quanto questi si dice nati dalle rocce), non diventerebbero di pietra se irradiati dalla luce del sole. Inoltre, si dice che gli gnomi possano camminare all'interno della terra con molta facilità, come un uomo farebbe sulla sua superficie.

Gnomo2

Lo stesso termine gnomo, che deriva da gnosi, quindi conoscenza, ci indica come questi esseri, in virtù sia della loro longevità che della loro natura, abbiano acquisito nel corso dei secoli notevoli nozioni. Spesso le leggende ed i racconti popolari gli accostano, oltre ai soliti lavori che si potrebbero fare all'interno di boschi e foreste(taglialegna, raccoglitore, ecc.), anche allo studio, data la loro predilezione a scrivere odi e poesie, oltre che veri e propri saggi e raccolte su ogni materia di cui vengono a conoscenza. Si parla infatti, che di tanto in tanto, venissero scoperti intenti a leggere di nascosto grandi tomi in alcune biblioteche degli uomini e che una volta scoperti scomparissero, o fuggendo correndo velocemente, o dileguandosi letteralmente nel nulla, in quanto si ritiene che possano diventare invisibili(o meglio rendersi tali a coloro a cui non vogliano farsi vedere, proprio come le fate ed i folletti).

Spesso quando si parla di gnomi, si parla anche di tesori. Infatti, si dice che in molti casi gli gnomi, nel corso della loro vita, accumilino notevoli fortune, composte da monete ed ogni oggetto che possa essere di valore e luccicante. Queste fortune sono accumulate in grandi paioli di metallo, la cui località risulterebbe essere ignota a chiunque, tranne agli stessi gnomi. L'unico modo per potervi accedere, sarebbe quello d'attendere un particolare giorno dell'anno, solitamente il solstizio d'estate o d'inverno, sperare che vi sia un grande acquazzone e che si formi un arcobaleno: alla base dovrebbe esserci il paiolo, colmo di ricchezze, diventato visibile per quei pochi minuti. 


 

Una leggenda dice che un lontanissimo giorno il Re degli Gnomi percorrendo la Foresta incantata, pensò di scegliere fra tutti i suoi sudditi cinque gnomi, i più saggi, capaci di custodire con la massima cura cinque pietre dai grandissimi poteri, affinché di questi non ne venisse mai fatto un uso cattivo. Ognuna di queste cinque Pietre Magiche fu perciò affidata allo Gnomo prescelto che la porta con sé rinchiusa in una borsa da centinaia di anni, in attesa di donarla al più meritevole degli uomini. Preciso che ogni pietra eserciterebbe un'influenza positiva solo su chi riesce a farsela regalare ed il segreto per riuscirvi é custodito gelosamente dagli stessi gnomi.

Gnomo3

Malachia "Il potente" custodisce una pietra rossa, il rubino, colore del cuore, del sangue, del fuoco,della fiamma ed anche del desiderio.Chi possiede questa pietra che permette di comandare agli Esseri immateriali, può ottenere ricchezza, prestigio e ardore. Geremia "Il sagace" custodisce la Pietra Gialla, il Topazio, colore del sole, della luce mediatrice fra Dio e gli uomini, dell'oro, dell'intelligenza cosmica, del germe, anche della coscienza, della realizzazione, dell'eternità. Questa pietra propizia le ricchezze e può trasformare in oro i vili metalli, fa ritrovare tesori nascosti e favorisce le vincite al gioco. Tobia "Il riservato" custodisce la pietra verde, lo smeraldo che dona bellezza, fascino e amore, questa pietra favorisce i viaggi, e i piaceri di ogni genere. Zaccaria "Il sapiente" custodisce la pietra azzurra, lo zaffiro, colore della verità, della serenità ed anche della spiritualità. Questa pietra permette di conoscere il passato e il futuro e risponde a qualsiasi domanda. Suscita visioni e favorisce l'arte, la medicina ed anche la musica. Ezechiele "Il parsimonioso", da alcuni giudicato anche avaro.Custodisce la pietra viola, l'ametista, che dona benessere, salute ed eterna giovinezza. Inoltrequesta pietra permette, a chi detiene il potere stregonico dell'aura violetta, di diventare invisibili e di realizzare i desideri più intensi.

Un'altra leggenda circa i nani è quella di Alcione che qui sotto vi posto:

LA LEGGENDA DI ALCIONE

Alcione, figlia di Eguale e di Eolo, custode

Dei venti, andò in sposa a Ceice di

Trachis, figlio della Stella del Mattino.

I due giovani erano così felici nella loro

Unione che osarono prendere i nomi di

Era e di Zeus. Ma sull'Olimpo grande

fu l'ira degli Dei.

La nave che portava Ceice a consultare

un oracolo fu travolta da una tempesta ed

Il giovane annegò.

Il suo fantasma apparve ad Alcione che,

a malincuore, era stata persuasa a

rimanere a Trachis. Sconvolta dal dolore,

ella si gettò nei flutti. Un nume pietoso

li mutò entrambi in alcioni.

Da allora, ogni inverno, la femmina

Dell'alcione, con alte strida,

celebra le esequie del compagno morto.

Poi, con gli aculei dell'aguglia, intreccia

un solido nido, lo sospinge sulle onde,

vi depone le uova ed alleva i piccoli nati.

Tutto questo si compie nei Giorni

Alcionii – i sette che precedono e i sette

che seguono il solstizio d'inverno –

quando Eolo proibisce ai suoi venti di

turbare le acque.

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